Affetto dal morbo di Lou Gehrig come circa 3.000 canadesi, Jean-François Champagne desidera inviare, attraverso la sua esperienza personale, un messaggio di speranza.
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I colleghi dell’ex vicerettore dell’Università del Quebec a Montreal (UQAM), affetto da una malattia degenerativa per la quale non esistono cure, vogliono lanciare una borsa di studio per aiutare i giovani con carriere accademiche atipiche.
Lo stesso signor Champagne interruppe gli studi dopo il liceo, riuscendo finalmente a riattaccare e ad ottenere il diploma di maturità diversi anni dopo.
“Quando vado a lavorare, ci vado perché sento che sto facendo la differenza. Come fare la differenza in seguito? La borsa di studio è davvero un’ottima soluzione perché se riesco a raggiungere il mio obiettivo di finanziamento, sarà sostenibile. Mi sopravviverà”, dice.
Non lontano dall’UQAM, presso il Centro di ricerca del Centro ospedaliero dell’Università di Montreal (CHUM) si stanno svolgendo studi clinici sull’effetto dei probiotici sul metabolismo dei pazienti affetti dalla malattia di Lou Gehrig.
“L’obiettivo è vedere se c’è un miglioramento nell’evoluzione dei pazienti, quindi un peggioramento meno rapido”, spiega il neurologo del CHUM, D.D Geneviève Matte.
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