Un grande passo verso la protezione collettiva

Un grande passo verso la protezione collettiva
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L’immunizzazione, pietra angolare della salute pubblica globale, viene celebrata ogni anno durante la Settimana mondiale dell’immunizzazione, dal 22 al 28 aprile. Questo periodo dedicato a questo processo evidenzia l’importanza fondamentale della vaccinazione nella prevenzione delle malattie, nella protezione delle comunità e nella promozione del benessere generale.

In questa settimana speciale, il Ministero della Salute e della Protezione Sociale, in collaborazione con partner chiave come l’Agenzia Nazionale per l’Assicurazione Sanitaria, l’Osservatorio Nazionale per i Diritti dell’Infanzia e le società scientifiche, si impegna a sensibilizzare e informare gli operatori sanitari e pubblico in generale sugli inestimabili benefici della vaccinazione.

Dottor My Said Afif
La maggior parte dei casi di parotite registrati riguardano bambini non vaccinati

A questo proposito, le società scientifiche marocchine hanno programmato di organizzare due webinar, che copriranno una serie di argomenti dedicati alla promozione della vaccinazione. Il primo, già approvato, sotto la moderazione di Saïd Afif, presidente di InfoVac Maroc, del dottor Yahyane, direttore della popolazione dell’MSPS, del dottor Afilal, presidente dell’SMP, e di altri professionisti, ha brillantemente messo in luce il ruolo essenziale della vaccinazione nella prevenire le malattie prevenibili. Durante questo incontro virtuale è stata discussa una vasta gamma di temi, dalla storia dei vaccini e il programma di vaccinazione esteso alla vaccinazione contro le infezioni da meningococco e la risposta anti-morbillo in Marocco.

“Questi eventi metteranno in evidenza i recenti progressi nella vaccinazione, risponderanno alle domande più frequenti e promuoveranno l’uso dei vari vaccini disponibili”, ha sottolineato il dottor Moulay Said Afif, esperto di vaccinazioni e presidente della SMSM. E continua: “Allo stesso tempo, il programma nazionale di immunizzazione del Marocco, in continua evoluzione per adattarsi al contesto epidemiologico e ai progressi scientifici, ha raggiunto una notevole copertura vaccinale del 97%. Questo programma, che comprende diversi vaccini come il BCG, il vaccino contro la difterite e l’epatite virale di tipo B, ecc., ha recentemente incluso il vaccino contro le infezioni da papillomavirus per le ragazze di età compresa tra 9 e 14 anni con una singola dose di vaccino protettivo disponibile nei centri sanitari. È fondamentale evidenziare che il papillomavirus è associato a diversi tipi di cancro, tra cui il temuto cancro della cervice. Ogni anno, il Marocco deplora 2.000 morti per cancro, collocando il cancro dell’utero al terzo posto tra i tumori più comuni, subito dopo il cancro al seno e alla tiroide. Questa malattia rappresenta un onere considerevole sia per le persone colpite che per la società nel suo insieme”.

In questo stesso contesto, il nostro interlocutore ha chiarito che la vaccinazione previene la ricomparsa delle malattie virali. Citiamo a questo proposito il caso del morbillo, epidemia recente osservata nella regione di Souss-Massa, attribuita a una copertura vaccinale insufficiente e ad un calo dell’immunità collettiva.

“Durante la pandemia di Covid, molti bambini piccoli non sono stati in grado di ricevere adeguatamente le vaccinazioni, portando a un calo della copertura vaccinale nei centri sanitari dal 97% al 75%. Questa situazione ha esposto molti bambini al morbillo. Per arginare questa ondata epidemica, le autorità sanitarie hanno lanciato una campagna di vaccinazione contro il morbillo al fine di rallentare la diffusione del virus e prevenire le complicazioni legate a questa malattia”, ci ha spiegato. E per precisare: “Inoltre, da diversi mesi in Marocco imperversa un’altra epidemia di parotite, soprattutto a causa dell’insufficiente copertura vaccinale. I bambini vaccinati nei centri sanitari pubblici non ricevono il vaccino contro il morbillo, a differenza di quelli vaccinati nel settore privato, che ricevono due dosi del vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia prima dei 18 mesi di età. La maggior parte dei casi di parotite registrati riguardano bambini non vaccinati”.

La nostra fonte sostiene inoltre che i progressi nella vaccinazione sono stati un baluardo essenziale per ridurre la mortalità infantile. Dal 1987 si sono constatati innegabili successi, con la virtuale scomparsa di flagelli come la poliomielite ed altri e l’attenuazione dei casi di meningite. “Questo è il frutto di anni di ricerca, innovazione, impegno per la salute pubblica e soprattutto del potere preventivo dei vaccini, che rimangono uno degli strumenti più efficaci nella lotta alle malattie”, ha concluso.

Samira Lagsir (giornalista tirocinante)

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