Casi di meningite nella comunità studentesca di Grenoble: aggiornamento della situazione e raccomandazioni

Casi di meningite nella comunità studentesca di Grenoble: aggiornamento della situazione e raccomandazioni
Casi di meningite nella comunità studentesca di Grenoble: aggiornamento della situazione e raccomandazioni
-

Le infezioni meningococciche invasive (IIM) sono malattie legate a batteri che possono, in alcuni casi, portare alla meningite. La trasmissione avviene attraverso il contatto diretto, ravvicinato e prolungato con una persona malata o un portatore sano.
L’IMI colpisce principalmente i bambini piccoli e i giovani adulti.

Contesto

Tra il 16 e il 20 settembre 2024, tre studenti di Grenoble sono stati ricoverati in ospedale a causa di meningite. Il loro stato di salute è ormai rassicurante. Nessun nuovo caso è stato segnalato dal 20 settembre.
I soggetti individuati come contatti – tra parenti e compagni di classe di questi tre studenti – sono stati informati e hanno ricevuto una terapia antibiotica preventiva.

Di fronte a questa situazione, l’ARS Auvergne-Rhône-Alpes e il servizio sanitario studentesco di Grenoble hanno deciso di organizzare, entro la metà di ottobre, una campagna di vaccinazione.
Gli studenti interessati verranno informati direttamente non appena saranno definite le modalità pratiche (organizzazione logistica, supporto, ecc.).

Riconoscere i sintomi dell’IMM

La malattia si manifesta più spesso con i seguenti segni: febbre, forte mal di testa, spesso accompagnato da vomito.
Due sintomi dovrebbero essere particolarmente allarmanti:

  • febbre alta mal tollerata,
  • e/o una o più macchie rosse o violacee che appaiono rapidamente (porpora).

Il malato può anche presentare disturbi della coscienza, colorito del viso pallido o addirittura grigio, diarrea oltre a febbre e vomito, intolleranza alla luce o al rumore, torcicollo, dolori significativi. , grave affaticamento, grave sonnolenza, paralisi oculare o persino convulsioni.
Se compaiono questi sintomi, contatta immediatamente 15.

Vaccinarsi contro l’IMD

La vaccinazione contro il meningococco B è la misura più efficace per prevenire l’insorgenza di nuovi casi e complicanze. Dal 2022 è raccomandata per i neonati: 1a dose a 3 mesi, 2a dose a 5 mesi, richiamo a 12 mesi.

Le autorità sanitarie raccomandano la vaccinazione contro il meningococco di tipo B quando si verificano più casi nella stessa area geografica, anche se la popolazione non è stata necessariamente in stretto contatto con i casi iniziali.

In questo caso, la vaccinazione mira ad eliminare a lungo termine il rischio di reintroduzione dei batteri e la comparsa di nuovi casi nella comunità.

La vaccinazione prevede una prima iniezione e un richiamo con un intervallo di almeno un mese tra le due iniezioni.

Saperne di più:

– sulla situazione a Grenoble

– sulle informazioni generali sul Meningococco B: sintomi, rischi e prevenzione

-

PREV Il satellite collaborativo sino-europeo SMILE partirà presto per l’integrazione in Europa
NEXT Ephad Lasserre sta adottando un approccio ambizioso in materia di RSI