Nutrition365 – Dieta chetogenica ed epilessia

Sin dagli anni ’20, la dieta chetogenica è stata riconosciuta come un’efficace terapia non farmacologica e non invasiva nel trattamento dell’epilessia farmacoresistente. È caratterizzato da un alto contenuto di grassi e da un basso apporto di carboidrati, che portano alla produzione di corpi chetonici. La dieta chetogenica classica utilizza generalmente un rapporto di 4 unità di grassi per 1 unità di carboidrati + proteine. Sono state sviluppate variazioni meno restrittive, come la dieta Atkins modificata o la dieta dei trigliceridi a catena media (MCT), per tenere conto di fattori quali compliance, appetibilità e bisogni individuali.

Dieta chetogenica: quali sono gli effetti benefici?

L’efficacia clinica della dieta chetogenica nel ridurre la frequenza degli attacchi è ormai sempre più riconosciuta. Tuttavia, i meccanismi alla base di questa azione sono ancora oggetto di intense ricerche. Il meccanismo d’azione è infatti complesso e multimodale (Riduzione dell’eccitabilità neuronale, Produzione di neurotrasmettitori inibitori come l’agmatina, ecc.). La dieta chetogenica, tuttavia, ha il potenziale per migliorare la funzione mitocondriale aumentando l’efficienza metabolica e riducendo la produzione di radicali liberi, proteggendo così il cervello dallo stress ossidativo che danneggia i mitocondri e contribuisce alle crisi epilettiche. Recenti ricerche hanno anche stabilito un legame tra gli effetti benefici della dieta chetogenica nel trattamento dell’epilessia resistente ai farmaci e i cambiamenti indotti nel microbiota intestinale modulando l’asse intestino-cervello. In attesa di ulteriori progressi, una migliore comprensione dei meccanismi alla base della dieta chetogenica aiuterebbe a ottimizzarne l’efficacia, l’uso e l’applicabilità.