L’Healthcare Data Institute offre 10 raccomandazioni per rendere l’intelligenza artificiale una realtà nel settore sanitario

L’Healthcare Data Institute offre 10 raccomandazioni per rendere l’intelligenza artificiale una realtà nel settore sanitario
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L’Healthcare Data Institute, think tank dedicato alla trasformazione del sistema sanitario attraverso la valorizzazione scientifica ed economica dei dati sanitari, annuncia la pubblicazione di un nuovo rapporto. Intitolato “Fino a che punto i dati possono supportare la trasformazione della salute attraverso l’intelligenza artificiale?“, esplora casi d’uso, esamina le barriere e gli acceleratori allo sviluppo e all’adozione dell’IA nel settore sanitario e offre 10 raccomandazioni per un’integrazione di successo.

L’intelligenza artificiale ha un potenziale immenso nel settore sanitario e ha aperto la strada a progressi significativi nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione delle malattie. Utilizzando sofisticati algoritmi, consente un’analisi rapida e accurata di grandi set di dati medici, migliorando le capacità diagnostiche degli operatori sanitari e consentendo la diagnosi precoce delle malattie. Inoltre, sfruttando dati individuali come l’anamnesi e le caratteristiche genetiche, l’intelligenza artificiale offre la possibilità di personalizzare i trattamenti per ciascun paziente, portando a un’assistenza sanitaria più efficace e a risultati migliori.

Inoltre, l’intelligenza artificiale può ottimizzare le operazioni ospedaliere, ridurre i costi e migliorare la gestione delle malattie croniche attraverso il monitoraggio continuo dei pazienti a casa. Infine, accelerando la ricerca medica e facilitando la scoperta di nuove cure, l’intelligenza artificiale apre nuove prospettive di innovazione nel campo della salute.

Il rapporto dell’Healthdata Care Institute fa il punto sull’uso dell’IA nel percorso di cura e nel sistema sanitario. Tra i casi d’uso esaminati sulla base di esempi francesi e internazionali per valutarne il livello di maturità, troviamo:

  • Prevenzione del cancro;
  • Aumento della diagnosi;
  • Medicina di precisione;
  • Monitoraggio remoto;
  • Gestione delle forniture;
  • Ottimizzazione del tempo;
  • L’organizzazione dei flussi ospedalieri;
  • Deserti medici.

Evidenzia la mancanza di soluzioni mature che possano essere utilizzate a livello industriale e che, nonostante il suo potenziale dirompente, l’adozione dell’IA nel settore sanitario è ostacolata dalla frammentazione europea in termini di standard, regolamenti, usi e mercato. Sottolinea inoltre l’importanza cruciale di superare questi ostacoli e per raggiungere questo obiettivo offre 10 raccomandazioni incentrate su:

  • La necessità di semplificare gli standard e promuovere l’adozione collettiva europea dell’IA da parte delle parti interessate nel settore sanitario;
  • Formazione iniziale e continua degli operatori sanitari su AI e Data Science;
  • L’istituzione di un piano di comunicazione nazionale che dimostri i vantaggi e le sfide dell’IA per coinvolgere il grande pubblico nella rivoluzione dell’IA;
  • Un posizionamento istruito e informato dei decisori sui problemi sanitari dell’IA per un supporto ragionato delle soluzioni.

Per l’Healthdata Care Institute, il successo dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nella sanità richiede un approccio collaborativo e incentrato sull’uomo che abbracci sia le innovazioni tecnologiche che gli imperativi etici e normativi. Le azioni ragionate, guidate da una visione strategica e pragmatica proposte nel rapporto mirano a consentire agli attori chiave del settore (decisori, operatori sanitari, istituzioni e pazienti) di “rendere l’intelligenza artificiale una realtà benefica per tutti nel campo della salute“.

Christian DELEUZE, presidente dell’Healthcare Data Institute, conclude:

“Siamo all’alba di un’importante trasformazione nel campo della salute, guidata da azioni concrete piuttosto che da promesse. Questo rapporto è un appello all’impegno per rendere l’intelligenza artificiale una leva per una medicina più precisa e personalizzata. Insieme, trasformiamo queste visioni in realtà, in modo che l’intelligenza artificiale diventi una forza trainante per migliorare la cura e il supporto dei pazienti. La strada è chiara, le soluzioni alla nostra portata. Spetta ora agli stakeholder del settore sanitario rispondere a questo appello, affinché domani l’intelligenza artificiale in sanità sia sinonimo di progresso per tutti”.

Trova il rapporto e i suoi 10 consigli qui

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