In un modello murino di anoressia, i geni che controllano i ritmi circadiani sono interrotti più nelle femmine che nei maschi. Questa scoperta potrebbe spiegare la predominanza femminile di questo disturbo alimentare, nonché alcune complicazioni ad esso associate.
L’anoressia nervosa è una malattia multifattoriale che colpisce prevalentemente la popolazione femminile. Oltre ai disturbi alimentari che lo caratterizzano, altera numerose funzioni governate dal nostro orologio biologico circadiano: funzione intestinale, sonno, umore, produzione ormonale… All’Università di Rouen Normandia, il dottorando Colin Salaün , co-supervisore di Najate Achamrah e Moïse Coëffier voleva quindi sapere se la regolazione dei nostri ritmi circadiani fosse modificata in caso di anoressia. A tal fine, i ricercatori hanno studiato topi affetti da un disturbo simile all’anoressia nervosa umana. Il loro lavoro conferma che in questi animali l’espressione dei geni che controllano l’orologio interno del corpo è interrotta.
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