La leggenda gallese George North alla “sfida” della Pro D2

La leggenda gallese George North alla “sfida” della Pro D2
La leggenda gallese George North alla “sfida” della Pro D2
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Dopo aver vissuto i suoi primi minuti con i colori del Provence la scorsa settimana in Pro D2, la leggenda del Galles George North giocherà la sua prima partita casalinga venerdì contro il Grenoble in un misto di “pressione” ed “entusiasmo”.

L’ex centro di XV del Porro (32 anni, 121 presenze), che ha concluso la sua carriera internazionale con una rottura del tendine d’Achille durante il Torneo del 2024ora si gode la vita familiare, pur condividendo le ambizioni del club “salire alla Top 14”.

DOMANDA: Come si sta adattando il gallese che è in te alla tua nuova vita in Provenza?

RISPOSTA: “Conservo le mie tradizionali radici gallesi e sono ancora molto pallido per il sud della Francia. Rosa? Lo bevo tutti i giorni! (Ride). La Provenza è un posto bellissimo in cui vivere e per un’avventura in famiglia, un’esperienza, è incredibile. Mia moglie e i miei due figli amano la vita qui, la differenza culturale. È davvero bello integrarsi ed essere costretti a imparare il francese. È una lingua molto difficile, ma faccio del mio meglio. La settimana di allenamento inizia di domenica, è un po’ strano iniziare la settimana, ma per il resto del tempo posso andare a prendere i bambini dopo la scuola, passare più tempo con la mia famiglia (… ), cosa che non potevo fare quando giocato in casa. Stiamo cogliendo l’occasione per esplorare la regione, è fantastico!”

D: Perché hai scelto l’Aix quando hai lasciato gli Ospreys alla fine della scorsa stagione?

R: “Ho parlato con alcuni club, ma quando ho parlato con il Provence Rugby, quando ho visto cosa facevano dentro e fuori dal campo, mi è piaciuto molto. L’ambizione di arrivare nella Top 14 era qualcosa che mi attirava davvero. Mi ha fatto venire voglia di accettare questa sfida insieme a loro per aiutarli come posso, sarebbe davvero qualcosa di speciale.”

D: Dopo essere entrato in campo la scorsa settimana ad Agen, questo fine settimana affronterai il Grenoble che è al vertice della Pro D2. Ti senti sotto pressione?

R: “Sì, lo so, ho sentito la pressione negli ultimi 15 anni. Ma penso che sia più emozionante poter finalmente andare. È da molto tempo che non gioco con il tendine d’Achille rotto. Ci sono molte differenze tra il rugby a cui sono abituato e quello che si gioca qui. Spero di essere subito al massimo? Ovviamente? , potrebbe volerci un po’ di tempo per trovare i miei parametri di riferimento. Ho lavorato tanto in allenamento e i ragazzi sono stati bravissimi a spiegarmi tante cose ma, inevitabilmente, mi servirà qualche partita per tornare al massimo livello. Per giocare al Maurice-David, ho visto abbastanza partite a bordo campo per sapere che l’atmosfera è incredibile. È la mia prima partita casalinga e da quale partita tornare! campionato (…), e questa partita potrebbe essere lo spunto per la nostra seconda parte di stagione”.

D: Il Torneo Sei Nazioni si avvicina, i giocatori che rappresenteranno il Galles si incontreranno la prossima settimana. Ti manca non partecipare a questi incontri?

R: “Se mi fate la stessa domanda tra 20 anni, penso che avrò la stessa risposta. Mi manca? SÌ. È stata una parte importante della mia vita per 14 anni. Ogni volta che sento suonare l’inno mi riporta a tutte quelle volte in cui ho indossato quella maglia e mi sono fermata perché sentivo che era il momento giusto per me. Mi sarebbe dispiaciuto arrivarci. giocare senza poter fare e dare quello che questa maglia merita”.

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