Dietro l’élite, il rugby francese è malato?

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RUGBY 15S – Club in bancarotta, giocatori disoccupati. Dietro l’élite del rugby francese e del mondo professionistico, c’è uno sport che soffre sempre di più. Decifrazione.

IL Primi 14 domina l’Europa da quattro anni. Tolosa, La Rochelle due volte e poi ancora Tolosa vinse la Coppa dei Campioni. Uno schiacciante dominio della Francia sulla scena europea. UN Primi 14 altissima qualità in cui tutte le partite sono shock. Con gioco, tentativi, punti e colpi di scena. E dove tutti possono battere tutti. Compresi i promossi Valvole che sta tenendo bene in questo inizio di stagione. Per la prima di un club bretone nell’élite del rugby professionistico. La squadra francese non è campione del mondo, ma è una delle migliori nazioni al mondo e ha ritrovato splendore.

A prima vista, l’osservazione di Rugby francese è assolutamente idilliaco. Ma se scaviamo più a fondo, la realtà è più dura. I club falliscono, i giocatori professionisti si ritrovano senza contratto. A volte durante la stagione. La professionalizzazione, in vigore dal 1995, e una concorrenza sempre più forte e agguerrita stanno lasciando indietro i team.

Digione e Hyères hanno cessato l’attività

Il rugby francese ha perso Digioneche gioca nella Nationale 2 e che è passato per la Nationale. Il club di Digione ha dichiarato fallimento, anche se la stagione era iniziata. Con i nostri colleghi di Bene pubblico, Alain Collardot et Nicolas Ruffinoi presidenti, menzionano diversi fattori. La partenza del patron principale nel 2023, i soci che non onorano gli impegni, un aumento delle buste paga rispetto all’anno precedente. Ma anche una biglietteria a mezz’asta, dopo stagioni difficili.


E un deficit netto stimato a 120.000 euro. Quasi il 7% del budget 2023-2024 (1,8 milioni di euro). « Oggi i nostri sforzi, nonostante tutte le richieste avanzate nelle ultime settimane e mesi, sono stati vani e ci hanno portato con rammarico a presentare una dichiarazione di cessazione dei pagamenti al tribunale giudiziario di Digione, per l’apertura di una liquidazione giudiziaria”, commentano i due uomini. Digione mantiene le speranze della sua squadra. In Nazionale, Hyères ha anche dichiarato fallimento, ancor prima dell’inizio della stagione. Concedendo, di fatto, dieci punti agli avversari. Hyèresclub storico del sud-est della Francia. I giocatori sono sciolti da ogni contratto. Blagnac aveva subito un destino simile durante la scorsa stagione.


Un terzo club, ilCognac americanosi è avvicinato anche alle correzioni. Giocando nel 2023-2024 in Nazionale 2, dopo una discesa dalla Nazionale, i Cognacais si sono ritrovati penalizzati ai punti, nel cuore della stagione. Il loro presidente, Jean-Charles Vicard, lanciato un appello ai partner pubblici e privati, sulle colonne dei colleghi del Charente liberail 21 febbraio. Infine, è stato nella Federal 1 che il club è tornato, dopo la retrocessione amministrativa. E con 25 cambi di giocatori in rosa.

Budget sempre più alti

Per esistere, anche nell’anticamera della Pro D2 e ​​della Top 14, i club devono ogni volta rivedere i propri budget al rialzo. Per l’anno finanziario 2024-2025, secondo le informazioni di Mezzogiorno olimpicoè il bilancio più grande della Nationale Rouenappena retrocesso dalla Pro D2 e ​​che sfiora i 6 milioni di euro. Mentre il budget più basso è per Linguacon 1,4 milioni di euro. In totale, il SAS di nove club supera i 3 milioni di euro. Alcuni dei quali, ad esempio Chamberyche non hanno mai giocato in Pro D2. La corsa agli armamenti è totale, non per puntare alla 2a divisione, ma per sopravvivere. Tra questi, club storici come Tarbes O Bourgoinhanno avuto gravi problemi finanziari in passato.

E se riescono a “sopravvivere”, la situazione è precaria. Bourgoin ha inoltre ridotto il proprio budget di oltre un milione di euro. Dopo averlo già ridotto la scorsa stagione, dopo i 5,9 milioni di euro nel 2022-2023. Senza riuscire a trovare il Pro D2. Linguabudget inferiore, ma aumento del 30% in un anno, ci spiega Rugby Rama. Ma se il club promosso non riuscisse a mantenersi, che ne sarà del suo futuro, con gli investimenti sul tavolo? « Il rugby francese vive al di sopra delle proprie possibilità”sbottò Floriano Grillil presidente della FFR, all’inizio dell’anno.

Sempre più giocatori disoccupati

Chi dice liquidazione, dice giocatori svincolati. In caso diHyèrestutti i giocatori erano sotto contratto. E ritrovarsi l’8 agosto, poche settimane prima della nuova stagione, con l’obbligo di trovare un nuovo club. Mentre i convocati sono spesso chiusi e la preparazione alla nuova stagione è più che iniziata. E un’osservazione terribile, condivisa dai nostri colleghi diActu Rugby. Sempre più giocatori sono disoccupati. 213 secondo Furtoil sindacato dei giocatori di rugby. Una cifra più che raddoppiata in soli due anni e sicuramente sottostimata. E questo non tiene conto di chi ha dovuto accettare un’offerta da un club di livello inferiore… con uno stipendio più basso. Il numero degli “schiavi della galera” nel rugby professionistico sta gradualmente aumentando.

Se la durata media del professionismo per un giocatore è di nove anni, questa cifra è spinta verso l’alto dai giocatori d’élite, che hanno beneficiato di condizioni migliori e hanno potuto – buon per loro – accumulare più soldi con stipendi confortevoli. Ma questa media nasconde durate molto più brevi, ai livelli più bassi. E con stipendi molto più bassi. Lo stipendio medio di un giocatore della Top 14 è di 231.448 euro lordi all’anno. Una cifra che è quasi quadruplicata in 20 anni. Anche se è leggermente diminuito rispetto a prima del Covid_19. Già un abisso con il Pro D2, la cui media era di 5.000 euro al mese nel 2019.

Furto ci dice le cifre relative al compenso minimo di un contratto, ai livelli più bassi. Per la Nazionale 1: 21.400 euro lordi annui. Per la Nazionale 2: 21.200 € annui lordi. Per Federal 1: 21.000 euro lordi annui. Oppure 1.800€ lordi mensili. Poco più del salario minimo. Lontano dall’El Dorado. E ancora, questo accade nel caso in cui i giocatori siano sotto contratto e siano onorati. Insomma, non va tutto bene nel rugby francese.

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