Sei mesi dopo le prime rivelazioni sul comportamento dell’abate Pierre, un terzo rapporto, pubblicato questo lunedì dalla società specializzata Egaé, riporta nove nuove testimonianze contro il sacerdote.
Incaricata da Emmaüs International, Emmaüs France e dalla Fondazione Abbé Pierre di far luce sull’operato dell’Abbé Pierre, la società specializzata Egaé ha pubblicato lunedì 13 gennaio 2025 un terzo rapporto che coinvolge il famoso sacerdote morto nel 2007, all’età di 94. Vengono segnalate nove nuove accuse contro l’abate Pierre, portando a 33 il numero totale di testimonianze che denunciano le azioni di Henri Grouès, il suo vero nome, fin dall’inizio della vicenda.
Tra questi nuovi fatti riportati c’è la testimonianza di un ragazzino. Se la vittima ha rifiutato di rendere pubbliche le circostanze del delitto, desiderando restare anonima, il rapporto precisa tuttavia che l’abate Pierre è accusato di “un atto sessuale con penetrazione su un minorenne”. Fatti corroborati dalla vittima con elementi che hanno permesso di “certificare la veridicità della sua testimonianza”, si apprende, come citato in particolare da Il parigino. Mentre la seconda perizia aveva già denunciato baci imposti ad una bambina di 8 anni, questa terza perizia riporta, oltre alla testimonianza del ragazzo, il sospetto di aggressione ad un altro ragazzino, di età inferiore ai 10 anni. I fatti risalgono “prima del 1965”.
Abuso incestuoso
Altri fatti inquietanti, la presenza di almeno due vittime nella famiglia dell’abbé Pierre. Una donna ha così denunciato abusi incestuosi risalenti “alla fine degli anni ’90”. L’abate Pierre presumibilmente gli toccò il petto in diverse occasioni. Presumibilmente le fece anche commenti sessuali e la baciò una volta con la forza. La seconda vittima, invece, non è stata ascoltata e quindi non risulta nel conteggio ufficiale.
Baci forzati e toccamenti al petto sembrano essere i racconti più frequenti tra le vittime dell’abate Pierre. Notiamo anche che hanno potuto conoscerlo in diverse fasi della sua vita, in circostanze diverse, sia nel contesto familiare che quindi professionale. Tra le vittime ci sono due badanti aggredite dall’abate Pierre negli anni ’90 e 2000, una delle quali era incinta al momento dei fatti. C’è anche una donna che lavorava in un albergo, una partecipante a un campo giovanile, un’altra che lo ha accompagnato in un viaggio o addirittura un’assistente di volo che ha incontrato su un aereo.
Almeno 57 vittime, ma…
Se si registrassero ufficialmente 33 testimonianze, l’azienda avrebbe individuato anche una ventina di altri fatti. Ma alcune vittime non hanno voluto essere ascoltate oppure i fatti non hanno potuto essere consolidati né dagli archivi né dal diario del sacerdote. Sono state identificate almeno 57 vittime, riferisce Caroline de Haas, direttrice associata del gruppo Egaé. Ma la presidentessa della presidente della Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia, Véronique Margron, che ha raccolto la primissima testimonianza nel 2023, ritiene che “su questo tipo di affari dobbiamo temere due o tre volte di più [de victimes] almeno – tra coloro che non osano parlare, coloro che sperimentano una dissociazione traumatica…”