Il nuovo ministro dell'Istruzione ed ex primo ministro Elisabeth Borne ha invitato martedì, in occasione del passaggio dei poteri in rue de Grenelle, a “trovare la strada verso la stabilità istituzionale” e ha insistito sul “necessità di creare alleanze tra le forze politiche repubblicane” per giustificare la sua decisione di unirsi al governo di François Bayrou.
“Proponendomi di entrare nel governo come Ministro di Stato, il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro hanno voluto fare dell’istruzione, dell’istruzione superiore e della ricerca la priorità dell’azione del governo”ha aggiunto.
“Non farò finta stamattina di aver programmato da tempo di trovarmi davanti a te”ha ammesso colui che ha lasciato Matignon all'inizio dell'anno, sostituito dall'ex ministro dell'Istruzione Gabriel Attal.
Ma lei ha spiegato che ha risposto “positivamente” a François Bayrou a causa di “contesto particolare e grave” : “si apre una nuova pagina. Ciò richiede la responsabilità di ognuno di noi nel trovare la strada verso la stabilità istituzionale”ha detto.
“Ho detto spesso in questi mesi quanto credo nell’importanza del “blocco centrale” e di ciò che esso incarna, quanto credo nella necessità che emergano alleanze tra le forze politiche repubblicane”ha detto.
Se avesse ammesso di non esserlo “uno specialista” temi di istruzione e ricerca, ha giudicato “legittimo” per renderlo una priorità del governo, perché “La scuola è il fondamento della Repubblica”. “Sono lucido. Sono il sesto ministro nominato in poco più di due anni e mezzo e apprezzo le difficoltà e le aspettative della comunità educativa e del mondo accademico e della ricerca”ha ulteriormente sottolineato, sottolineando l'importanza di “porre fine all’aumento dell’inciviltà, degli insulti e persino della violenza [les] stabilimenti » e a “Attacchi alla laicità in [les] scuole ».
Non ha dimenticato di ricordare il suo peso politico e la sua esperienza evocandola “capacità di difendere i bilanci”mentre i sindacati temono i tagli agli insegnanti previsti dal precedente governo.
L'ex Primo Ministro ha iniziato il suo discorso, dopo quello del suo predecessore, Anne Genetet, esprimendosi “solidarietà” agli abitanti di Mayotte, “e soprattutto alla comunità educativa e universitaria, agli alunni, agli studenti e ai loro genitori”.