Di Le Figaro con AFP
Pubblicato
25 dicembre alle 9:45,
aggiornato 25 dicembre alle 10:41
Questa femmina di mammut è stata chiamata “Iana”, dal nome del fiume nel cui bacino è stata ritrovata, in Yakutia, un territorio scarsamente popolato nell'Estremo Oriente russo.
La Russia ha presentato lunedì 23 dicembre i resti straordinariamente ben conservati di un piccolo mammut di 50.000 anni, rinvenuti quest'estate nell'estremo nord, l'ultima scoperta scientifica significativa fino ad oggi in questa remota regione del paese.
Questa femmina di mammut è stata nominata «Iana»dal nome del fiume nel cui bacino è stato ritrovato, in Yakutia, territorio scarsamente popolato dell'Estremo Oriente russo.
“Conservazione eccezionale”
La sua carcassa è stata presentata lunedì alla comunità scientifica presso l'Università Federale Nord-Orientale di Yakutsk, il capoluogo della regione, ha annunciato l'istituzione in un comunicato stampa.
“Siamo rimasti tutti sorpresi dall’eccezionale conservazione di questo mammut: non c’è perdita della testa, del tronco, delle orecchie, della bocca, senza danni o deformazioni visibili”ha spiegato il suo rettore, Anatoli Nikolaïev, citato nel comunicato stampa.
Iana, che secondo l'università potrebbe essere l'esemplare di mammut meglio conservato al mondo, pesa 180 chilogrammi, 120 centimetri di altezza e meno di due metri di lunghezza.
“Questa scoperta unica fornirà informazioni sull’ontogenesi dei mammut, sulle loro caratteristiche adattative, sulle condizioni paleoecologiche del loro habitat e su altri aspetti”si congratulò con se stesso.
L'età esatta è “un anno o più”
Sono previsti studi per determinare in particolare l'età esatta di Iana, che viene stimata “un anno o poco più”. La sua carcassa, vecchia di 50.000 anni, è stata scoperta quest'estate sul territorio della stazione di ricerca Batagaika, dove sono già stati ritrovati altri resti di animali preistorici.
Prima di Iana, altre sei carcasse di mammut sono state scoperte in giro per il mondo: cinque in Russia e una in Canada, secondo l'università.
In Yakutia, una regione isolata cinque volte più grande della Francia e bagnata dall’Oceano Artico, il permafrost agisce come un gigantesco congelatore che preserva animali preistorici, in particolare i mammut. Negli ultimi anni, la stazione Batagaika ha ritrovato resti di cavalli e bisonti preistorici e persino la mummia di un lemming.