Nominata lunedì ministro dello Sport, della Gioventù e della Vita Comunitaria, Marie Barsacq ha sviluppato martedì le diverse ambizioni della sua azione durante il passaggio dei poteri con il suo predecessore, Gil Avérous.
France Télévisions – Redazione sportiva
Pubblicato il 24/12/2024 12:40
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“Ho trascorso tutta la mia carriera nel mondo dello sport, guidato da un mantra: lo sport cambia la vita o lo sport può cambiare tutto”. È con queste parole che la nuovissima Ministra dello Sport, della Gioventù e della Vita Comunitaria, Marie Barsacq, ha descritto l'impulso che guiderà la sua azione, martedì 24 dicembre, durante il passaggio dei poteri con Gil Avérous, al Ministero dello Sport, a Parigi.
Attraverso un discorso rapido e conciso, l'avvocato esperto ha menzionato tre aree principali che desidera perseguire nella sua azione. Innanzitutto lavorare affinché le donne abbiano maggiori responsabilità nel mondo dello sport. Sviluppare poi il coinvolgimento della comunità, in particolare dei più giovani: “Il settore associativo è una vera scuola di vita, proprio come lo sport, dove impariamo ad emanciparci, a costruirci […]. Lo Stato deve essere attento a fornire i maggiori mezzi possibili per sostenere questi giovani.”ha sostenuto, auspicando che i servizi civili continuino, proprio come può esserlo il Servizio Nazionale Universale “reinventato”.
Marie Barsacq, direttrice dell'Impact and Legacy del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici (Cojop), ha parlato anche del suo desiderio di “capitalizzare” e di “mantenere l’ambizione” guidato da Parigi 2024.”NSappiamo che esistono soluzioni a tutte le sfide della nostra società utilizzando lo sport, lo sport per impegnarsi, lo sport per educare, lo sport per muoversi, per viverlo insieme. IODevo continuare, non mollare, questa sarà la mia missione.”ha spiegato.
Anche il suo metodo sarà quello imparato al fianco di Tony Estanguet e composto “osare, pensare in grande, avere sogni e dimostrare pragmatismo e creatività”. Il suo predecessore, Gil Avérous, che ha maggiormente sottolineato il suo “orgoglio” per aver proposto Marie-Amélie Le Fur alla presidenza dell'Agenzia Nazionale per lo Sport – le ha dato anche qualche consiglio: “Dobbiamo ascoltare tutte le parti interessate con lo stesso rispetto […]favorire sempre le sanzioni individuali e resistere sempre alle sezioni collettive che sono per natura ingiuste e inefficaci”.
Parole che evocano una delle grandi questioni affrontate dai vari Ministri dello Sport negli ultimi anni: la lotta alla violenza, in particolare dentro e intorno agli stadi. Marie Barsacq, come i suoi predecessori, dovrà confrontarsi con questo problema.
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