Esce Gil Avérous. Largo a Marie Barsacq. Dopo il sindaco di Châteauroux, che ha ricoperto questo incarico per tre mesi, è una personalità della società civile ad arrivare alla guida del Ministero dello Sport nel governo di François Bayrou, ha rivelato lunedì a fine giornata. E più precisamente del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, di cui è stata uno dei leader, responsabile dell'impatto e dell'eredità.
Piccola sorpresa tra i nuovi arrivati nell'esecutivo, alla vigilia della vigilia di Natale, Marie Barsacq ha iniziato la sua carriera presso il Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo francese. L'avvocato di formazione si è occupato in particolare delle risorse umane, arrivando alla carica di vicedirettore generale del CNOSF.
Ha lavorato anche presso la Federcalcio francese, la più grande del Paese per numero di iscritti. Membro del comitato esecutivo dell'organismo durante la presidenza di Noël Le Graët, si è occupata del fascicolo del calcio amatoriale. Ma è proprio la sua azione all'interno di Cojo che oggi gli è valsa l'attenzione ai vertici dello Stato.
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Partecipante all'avventura di Parigi 2024 sin dalla candidatura della capitale francese, Marie Barsacq è stata coinvolta in numerose questioni legate all'eredità dei Giochi Olimpici. Questa madre di quattro figlie, sposata con il giornalista della sezione sportiva di France Télévisions responsabile del rugby Cédric Beaudou, ha promosso il sistema “30 minuti di attività fisica quotidiana a scuola”, pensato per combattere la sedentarietà dei più piccoli. Ha inoltre rilanciato la Settimana Olimpica, un'iniziativa intesa anche a promuovere il ruolo dello sport nelle scuole.
Forte focus sulle Paralimpiadi
Il suo ruolo è stato anche quello di coinvolgere le PMI francesi alle Olimpiadi. Ma anche per non dimenticare l'eredità dei Giochi Paralimpici. “Tutti hanno fatto un passo avanti verso l’accessibilità”, ha detto alla fine di settembre, parlando a France Info. Marie Barsacq ha poi lasciato Parigi 2024 in ottobre. Da allora, quello che è scappato nuotando ha lavorato per il Comitato Olimpico Internazionale.
Il suo profilo l'ha resa credibile per occupare una posizione importante presso l'Agenzia Nazionale per lo Sport o, infine, per assumere la responsabilità del CNOSF. In ogni caso, nulla la indirizzava alla politica. Lunedì sera, il diretto interessato è stata la prima sorpresa di questo appuntamento.
Il suo arrivo alla guida del Ministero dello Sport costituisce un piccolo segnale, mentre cominciano a montarsi diverse critiche all'eredità, considerata troppo debole, dei Giochi Olimpici in Francia nella società. Marie Barsacq dovrà anche rassicurare un mondo sportivo preoccupato per il disimpegno finanziario dello Stato dopo i Giochi. E posizionarsi su uno dei temi scottanti del suo predecessore, gli eccessi negli stadi di calcio.