Al: 15 dicembre 2024 15:06
Due petroliere russe sono finite in pericolo in mare agitato al largo della costa della Crimea. Si dice che una delle navi abbia sfondato. A quanto pare sono già fuoriuscite grandi quantità di petrolio. È morto un marinaio.
Due petroliere russe si sono trovate in pericolo al largo della penisola ucraina di Crimea, annessa a Mosca. La petroliera “Volgoneft 212” si è incagliata, ha riferito la protezione civile russa. A bordo c’erano 13 persone. La petroliera “Volgoneft 239” non è in grado di manovrare con un equipaggio di 14 persone. Uno dei marinai è morto, hanno detto le autorità di soccorso.
Pare che diversi marinai siano in mare
L’agenzia di stampa statale Interfax aveva precedentemente riferito che diversi membri dell’equipaggio erano caduti in mare. Per soccorrere le squadre sono stati utilizzati due elicotteri e due rimorchiatori.
Cisterna rotta
Testimoni oculari riferiscono che una delle petroliere ha sfondato nel mezzo: il video corrispondente può essere visto anche online. Le autorità hanno ora confermato che una grande quantità di petrolio è fuoriuscita in mare.
L’incidente è avvenuto in condizioni di mare agitato nello stretto di Kerch tra la Russia continentale e la Crimea. Lo stretto separa anche il Mar Nero dal Mar d’Azov. In Crimea è stata emessa un’allerta tempesta.
Le indagini del Procura della Repubblica
Secondo il quotidiano Kommersant, la petroliera “Volgoneft 212” ha caricato circa 4.300 tonnellate di olio combustibile. Un video non verificato sul servizio di messaggistica breve Telegram mostrava il mare in tempesta e una nave cisterna semiaffondata con impurità nere nell’acqua. La Procura ha avviato le indagini sulle violazioni della sicurezza.
Jürgen Buch, ARD Mosca, tagesschau, 15 dicembre 2024 13:36