La vittoria col Manchester City, poi il pareggio contro il Venezia in casa: una vittoria e un pareggio per Thiago Motta e un bilancio negativo. Il pareggio col Manchester City, poi la vittoria contro il Milan in trasferta: un pareggio e una vittoria per Magnanelli e un bilancio positivo. Questione di punti di vista, questione di aspettative e questione puramente di classifiche: la Juventus dei grandi vince in Europa ma delude ancora in campionato, quella dei giovani passa il turno di Youth League e si rilancia dentro ai confini nazionali. Il 2-1 firmato Pugno-Di Biase vuol dire tantissimo per la Vecchia Signora: che centra tre punti importantissimi per non far scappare il gruppetto di testa e che inguaia un Milan che sembra un po’ con le pile scariche. I rossoneri, dopo la figuraccia con la Stella Rossa e l’eliminazione europea, giocano bene ma cadono anche in campionato. Nulla di compromesso, sia chiaro, ma Guidi deve trovare delle soluzioni: le tre sconfitte nelle ultime quattro partite non sono roba da – questo – Diavolo.
CHIAMATA BIANCONERA
Veloce e che arriva subito al mittente. Dopo i classici 10 minuti di studio, in cui la partita sembra impostarsi con un Milan che fa gioco e con una Juve che si compatta nel suo 4-4-2 con l’idea di ripartire sfruttando gli esterni (Biliboc a destra, Finocchiaro a sinistra) e la doppia torre Pugno-Vacca là davanti. Impostazione che diventa ancora più obbligata quando i bianconeri passano in vantaggio: palla persa in fase di impostazione del Milan, Finocchiaro recupera e imbuca alla perfezione per Pugno, stop a seguire e destro vincente all’angolino basso (11′). Impostazione che diventa realtà in tutto il resto del primo tempo, in cui però il Milan non riesce a trovare troppi varchi. Nonostante la buona lena di Perera a sinistra e quella di Scotti davanti, nonostante i lampi di Perrucci e gli inserimenti di Sala, e nonostante una (sola) vera occasione creata prima dell’intervallo: calcio d’angolo dalla destra, smanacciata di Zelezny e poi grande parata del portiere bianconero sul colpo di testa di Paloschi (29′).
RISPOSTA ROSSONERA
Più lenta, ma inesorabile. Dopo i classici primi 10 minuti in cui arriva la reazione del Milan, in una partita che sembra impostarsi con i rossoneri a mettere pressione e con la Juventus ancora più arroccata nella propria trequarti. Impostazione che – dopo un’iniziativa di Scotti che parte da sinistra e si incunea in area, destro a girare che sorvola la traversa non di molto (6′ st) – si traduce nel gol dell’1-1: grandissima giocata di Perrucci che con una giravolta si libera di Pagnucco e mette in mezzo per Sala, zampata in anticipo su Montero e partita rimessa in piedi (14′ st). Impostazione che si sparge anche nel resto della ripresa, con il Milan che alza sempre di più la pressione ma senza riuscire a impensierire altre volte Zelezny. Impostazione che nel finale, invece cambia velocemente. Un po’ perché il Milan comincia a sentire la fatica dello sforzo della rimonta, molto perché i cambi di Magnanelli danno ai bianconeri nuova linfa. E sono proprio i nuovi entrati a confezionare l’azione della partita: Florea si scatena sulla destra e crossa bene all’indietro, Martinez colpisce di testa trovando la risposta corta di Colzani, Di Biase è il più lesto sulla respinta e firma il nuovo vantaggio bianconero (34′ st). Una volta sul 2-1, va più vicino al terzo gol la Juve che al pareggio il Milan: super giocata di Biliboc che si incunea e arriva davanti a Colzano, super risposta del portiere rossonero che mette in angolo (36′ st). E l’assalto finale dei rossoneri si spegne in un tentativo velleitario di Scotti. Il colpaccio lo fa la Juventus. E il Milan piange ancora.
IL TABELLINO
MILAN-JUVENTUS 1-2
RARO (0-1, 1-1, 1-2): 11′ Pugno (J), 14′ st Hall (M), 34′ st Di Biase (J).
MILANO (4-3-3): Colzani 6.5, Bakoune 6, Nissen 5.5, Paloschi 6, Perera 7, Sala 7 (36′ st Mancioppi sv), Eletu 5.5, Comotto 6, Perrucci 7 (15′ st Di Siena 6), Scotti 6.5, Ibrahimovic 6 (36′ st Lamorte sv). A disp. Longoni, Perin, Parmiggiani, Gualdi, Perina, Colombo, Albè, Siman. All. Guidi 5.5.
JUVENTUS (4-4-2): Zelezny 6.5, Ventre 6, Martinez 6.5, Montero 6, Pagnucco 5.5, Biliboc 7, Boufandar 6.5, Mazur 6, Finocchiaro 7 (38′ st Verde sv), Pugno 7 (33′ st Di Biase 7.5), Vacca 6 (33′ st Florea 6.5). A disp. Radu, Nisci, Scienza, Keutgen, Bellino, Rizzo, Merola, Lopez Comellas. All. Magnanelli 7.
ARBITRO: Grasso di Ariano Irpino 7.
ASSISTENTI: Bianchi di Pistoia e Pignatelli di Viareggio.
AMMONITI: Nissen (M), Boufandar (J), Pugno (J).
GLI SCHIERAMENTI
Il 4-3-3 di Federico Guidi
Il 4-4-2 di Francesco Magnanelli