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Ekitike ha gli azzurri “in un angolo” della testa

Ekitike ha gli azzurri “in un angolo” della testa
Ekitike ha gli azzurri “in un angolo” della testa
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Axel Allag, Media365, pubblicato giovedì 12 dicembre 2024 alle 19:10.

Felice di tornare in Francia per la partita di Europa League tra OL ed Eintracht Francoforte (questo giovedì sera alle 21), Hugo Ekitike ha parlato con TNT Sports della sua buona stagione finora. E ha sottolineato il suo obiettivo: essere convocato nella nazionale francese.

Hugo Ekitike rivive con la maglia dell'Eintracht Francoforte. Autore di sette gol e tre assist in Bundesliga, ma anche di un gol e un assist in Europa League alla quale sarà presente anche giovedì sera in occasione della trasferta dei suoi a Lione (fischio d'inizio alle 21), l'ex attaccante del PSG è convinto di aver fatto la scelta giusta unendosi alla Germania quasi un anno fa. “Avevo parlato molto con le persone qui prima di venire e sapevo che sarei stato in un buon ambiente per poter evolvere. I risultati mostrano che è una buona scelta”, ha detto a TNT Sports.

Ekitike è diventato un giocatore migliore grazie al PSG

Al PSG, infatti, ha imparato molto, precluso da una concorrenza troppo grande per lui, con la presenza combinata di Lionel Messi, Neymar e Kylian Mbappé sul fronte offensivo. “Mi sono reso conto che alla fine forse avevo passato un anno e mezzo ad osservare, vedendo i migliori giocatori del mondo fare i loro campi in allenamento e anche in partita. A volte da vicino, a volte “un po' più lontano”, ha proclamato quello che “ovviamente” è diventato un giocatore migliore grazie al club della capitale.

I Blues, un traguardo importante in carriera

Astenendosi dal giudicare la situazione di Randal Kolo Muani, in difficoltà a Parigi dopo aver ben figurato a Francoforte, Ekitike ha invece sottolineato che “giocare al PSG è speciale. Questo club è speciale e non necessariamente piace a tutti. mondo”. La più immediata, ovviamente, sarà questa partita contro l'OL con l'Eintracht terzo in Europa League e che avrà ancora voglia di vincere nel torneo, al Groupama Stadium. “Voglio dimostrare che sono cresciuto. La prima volta che ho giocato contro il Lione, avevo 18 o 19 anni. A 22 anni affronterò di nuovo il Lione. In una partita di Coppa dei Campioni. È magnifico”, ha osservato la promessa internazionale, che pensa di spostarsi un po' più in alto nella selezione.

Ispirato da Randal Kolo Muani, anche lui spera di convincere Didier Deschamps a chiamarlo. “Ovviamente ce l'ho in un angolo della testa. Mi dico perché no. So che devo mettermi alla prova ma è una cosa che va guadagnata. È permesso avere obiettivi, e obiettivi grandi”. Già il prossimo marzo, durante i quarti di finale della Società delle Nazioni contro la Croazia di Luka Modric?

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