Il Milan è uscito vittorioso da un duello emozionante, anche se a volte insignificante, contro la Stella Rossa Belgrado, vincendo 2-1, in parte grazie a una decisione arbitrale particolarmente controversa.
Dopo aver visto interrompersi con la sconfitta per 1-2 nel derby contro l’Atalanta Bergamo un’impressionante serie di sette partite di imbattibilità, il tecnico Paulo Fonseca ha apportato due modifiche alla rosa: Calabria ha preso il posto di Emerson Royal come terzino destro, mentre Loftus -Cheek ha sostituito Pulisic nel ruolo di trequartista.
D’altra parte, l’allenatore del Belgrado Vladan Milojevic aveva quasi completamente fatto riposare la sua squadra durante la sconfitta per 6-0 contro Testilac Odzaci e si è ritirato per questo incontro. Di quella partita è rimasto solo il portiere Gutesa, mentre la Stella Rossa ha schierato lo stesso 11 che in precedenza aveva trionfato 5-1 sul VfB Stuttgart.
Il Milan parte lentamente, appare letargico e privo di ispirazione, il che rende la vita più facile ai serbi. Nonostante gli svantaggi di ritmo al centro, la squadra di Belgrado ha compensato con una solida organizzazione difensiva e una buona spaziatura. Gli ospiti, guidati dall’ex giocatore del Milan Krunic (132 presenze in maglia rossonera), nel complesso hanno giocato sul sicuro ma hanno anche compiuto importanti incursioni in avanti, creando finora la migliore occasione della partita: il 17enne Maksimovic ha centrato il traversa, con il seguito di Seol che finisce tra le braccia di Maignan (17′).
Il Milan ha poi dovuto affrontare insoliti problemi di infortuni, con Loftus-Cheek e Morata che sono usciti entrambi dalla partita in pochi minuti. Al loro posto arrivarono Samu Chukwueze e Abraham, che lasciarono subito il segno. L’inglese ha colpito di testa pochi secondi dopo essere entrato (30′), seguito da una punizione diretta che manca di poco (32′).
Con l’avanzare della partita, gli ospiti non riescono ad alleviare la pressione e Rafael Leao, spesso apatico, trova il suo ritmo, permettendo al Milan di passare in vantaggio poco prima dell’intervallo: un passaggio brillante di Fofana manda via Leao. Ha controllato la palla in modo eccellente e ha segnato con un movimento fluido nell’angolo più lontano: un bellissimo gol che Leao ha festeggiato con esuberanza (42′). Il Milan va all’intervallo in vantaggio per 1-0, anche grazie alle parate di Gutesa contro Abraham (45’+3) e Fofana (45’+4).
Nella ripresa i serbi, ora con Ivanic al posto di Milton, si sono dimostrati più vigorosi. La Stella Rossa preme per il pareggio, registrando tentativi con Mimovic (47′), Elsnik (50′) e Ivanic (52′), il tutto mentre il fiacco Milan era sulla difensiva. Abraham spreca un’occasione d’oro raccogliendo la palla e colpendo Djiga già abbattuto (54′).
Dopo un’ora Milojevic inserisce Radonjic per Maksimovic, sperando nella stessa scintilla che ha regalato contro il VfB. L’ex giocatore dell’Hertha afferra con energia la palla di Musa e la lancia dai 17 metri nell’angolino sinistro per il meritato pareggio (67′).
Quella che seguì fu una partita aperta che rimase avvincente fino alla fine. Entrambe le squadre sono andate avanti, ma sono rimaste caute. Le occasioni nette sono state poche e rare, con Ivanic che non è riuscito a capitalizzare una grande opportunità tirando a lato (78′).
Mentre la partita sembrava avviata verso il pareggio, si verifica un incidente controverso e decisivo: un cross dalla metà campo destra dopo un corner battuto velocemente vede Gutesa deviare sulla traversa un colpo di testa di Camarda. Gabbia poi libera Spajic in area, lasciando spazio ad Abraham, che insacca da cinque metri e si gira a festeggiare (87′). I giocatori del Belgrado hanno commesso un fallo su Gabbia, ma nonostante il controllo del VAR, l’arbitro spagnolo Jesus Gil Manzano ha assegnato il gol decisamente controverso, che alla fine ha fatto la differenza.
La Champions League entra ora nella pausa invernale, con ritorno a fine gennaio: il 22 gennaio il Milan ospiterà il Girona, mentre i belgradesi affronteranno contemporaneamente il PSV Eindhoven. Prima però i serbi torneranno in campionato sabato (15:00) a Novi Pazar, mentre il Milan giocherà il giorno successivo contro il Genoa (20:45).