Jean-Luc Mélenchon accusa Olivier Faure di “brutalità” in un'intervista a “La Repubblica” e “El Pais” – Libération

Jean-Luc Mélenchon accusa Olivier Faure di “brutalità” in un'intervista a “La Repubblica” e “El Pais” – Libération
Jean-Luc Mélenchon accusa Olivier Faure di “brutalità” in un'intervista a “La Repubblica” e “El Pais” – Libération
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Il leader della insoumise ha rilasciato domenica 8 dicembre un'intervista ai quotidiani italiano “La Repubblica” e al quotidiano spagnolo “El Pais” in cui ha criticato il Primo Segretario del PS. Denuncia il metodo “estremamente brutale” e “personale” di un uomo che “vuole diventare Primo Ministro”.

Possiamo incolpare gli altri per i metodi che usiamo noi stessi? Per quanto inquietante possa sembrare, Jean-Luc Mélenchon lo fa senza battere ciglio. Accusato regolarmente di favorire i suoi partner di sinistra in un perpetuo equilibrio di potere, il capo della LFI accusa quindi i socialisti, e in primis Olivier Faure, di “brutalità”. Nessuna risata.

Perché a sinistra, dopo la caduta di Michel Barnier, due linee si scontrano. Da un lato socialisti, ecologisti e comunisti invitano, a vari livelli, al dibattito. D'altro canto, LFI brandisce la minaccia dell'esplosione della PFN. “Ci rifiutiamo di governare con questo blocco di destra alla deriva”ha avvertito questo fine settimana il tre volte candidato all'Eliseo in un'intervista ai quotidiani italiani La Repubblica e spagnolo Il Paese. E non risparmia gli attacchi a Faure. Lui “non decidere da solo”afferma il ribelle, criticando l'approccio del Primo Segretario Rosa, che venerdì ha incontrato Macron per offrirglielo “concessioni reciproche”.

“Ci siamo trovati davanti al fatto compiuto”deplora ancora Mélenchon, denunciando il “metodo estremamente brutale” et “personale” di un uomo che “vuole essere Primo Ministro della sinistra” mentre il suo partito, il PS, “ha guadagnato l’1,67%” nel 2022. Il PS è “una sorta di piccola Quarta Repubblica insediata con il suo accampamento in mezzo alla Quinta”spara, giudicando che l'idea che destra e sinistra vadano d'accordo lo è “pericoloso” auto “produce governi pronti a vendere l’anima al diavolo pur di durare”. E per concludere: “Ci rifiutiamo di tradire i nostri elettori per la carica. Applichiamo il nostro programma senza compromessi. La democrazia non è consenso!”

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