TERRACCIANO, 5: ritarda l’uscita che gli avrebbe consentito, perlomeno, di concedere un po’ meno specchio a Ekong. Reattivo nell’alzare sopra la traversa il tiro di Esposito. Sul gol del 2-2 non ha colpe, ma ai rigori purtroppo è invisibile.
DODO, 6: sprinta, sprinta e sprinta ancora, a testimonianza della condizione strepitosa in cui si trova. Un paio di cross li sbaglia, me ne mette anche due perfetti sulla testa di Kean che l’attaccante viola incredibilmente non concretizza.
RANIERI, 5.5: qualche buona copertura nel primo tempo, attento in generale anche nella ripresa. Il suo rigore però è inguardabile e, purtroppo, pesa tantissimo.
COMUZZO, 6: tra i due centrali è il più sollecitato, la gamba ce la mette sempre e con la consueta decisione. Si perde Esposito sul gol, ma sono più i meriti dell’attaccante dell’Empoli.
GOSENS, 5.5: non la sua miglior partita, con tanti errori di misura sia in impostazione sia quando si presenta al cross. Ci mette la schiena, in maniera decisiva ma fortuita, sul gol di Sottil. Chiude la sua partita con un giallo sacrosanto dopo un fallaccio in netto ritardo. (74' PARIGI, ST)
CATALDI, 5.5: si propone sempre per farsi dare il pallone e impostare l’azione, ma l’ultimo passaggio gli riesce raramente. Scoprire la palla sulla propria trequarti è un errore imperdonabile che costa il 2-2 dell’Empoli. Rigore perfetto ma inutile.
MARTINEZ QUARTA, 4: si addormenta e perde il contrasto da cui scaturisce il vantaggio dell’Empoli. Lento, spaesato, semplicemente fuori contesto. Esperimento fallito. (51' RICHARDSON, 6.5: entra bene ed effettua una giocata di fino, nello stretto, decisiva per il gol del momentaneo 1-1).
COLPANI, 4: sbaglia, semplicemente, tutti i palloni che tocca. Condizione preoccupante, come da inizio stagione ad oggi con l’unica (e chiaramente non sufficiente) parentesi di Lecce. (51' ICONE', 6: entra bene e l’intesa con Dodo funziona, ma quando gli capita il pallone giusto lo spreca. Comunque meno peggio di tante altre volte).
BELTRAN, 5.5: Seghetti gli nega il gol con un super riflesso. Buon lavoro di rifinitura ma spesso impreciso nell’ultimo passaggio, e stasera non basta la sua consueta abnegazione, (74' GUDMUNDSSON, 6: procura l’ammonizione di Pezzella con una giocata sontuosa sul primo dribbling. Freddissimo dal dischetto. Rivederlo in campo la migliore delle notizie).
SOTTIL, 6.5: ispirato nei primi minuti, alla lunga provoca il giallo di Marianucci. Suo il tiro che impegna Seghetti prima del tap in di Kean. Poi si mette in proprio e segna il gol del momentaneo sorpasso complice la deviazione di Gosens. (82' KOUAME, 6: voto relativo di fatto solo al rigore che tira, obiettivamente, in maniera egregia).
KEAN, 5.5: Dodo gli regala due palloni solo da spingere dentro, uno lo stampa sulla traversa e l’altro glielo respinge Seghetti. Sull’1-1 si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, ma i rigori non sono il suo forte e lo dimostra alla lotteria finale. Il suo errore è decisivo per l’eliminazione della Fiorentina e abbassa il voto sotto la sufficienza.
PALLADINO, 5: psicologicamente partita difficilissima da preparare, e proporre gran parte dei titolari per rimetterli subito sul pezzo poteva essere scelta condivisibile. Meno quella di mandare in campo Terracciano, quando la Coppa Italia poteva essere lo scenario giusto per testare Martinelli (oppure, se l’intenzione era andare avanti, affidarsi a De Gea). L’esperimento Martinez Quarta si può dichiarare ufficialmente fallito. Perché Ranieri deve calciare i rigori?