CONTRAPUNTO – È stato il RN che, votando la mozione di censura dell'NFP, ha fatto cadere il governo uscente. Il prossimo dovrà dire se vuole ottenere la neutralità del gruppo di Marine Le Pen o se vuole neutralizzarlo.
Édouard Balladur, che ricopriva l'incarico, ironizzò: « Si parla sempre dell'inferno di Matignon, ma non ho mai visto nessuno rifiutarsi di essere nominato primo ministro. » C’è da scommettere che questo teorema verrà verificato e che Emmanuel Macron troverà un successore a Michel Barnier. Ma chi accetta la sfida sa in anticipo che le sue possibilità di durare e di avere successo sono molto limitate.
Dopo il brevissimo mandato a capo del governo del Ve Repubblica, le prospettive non sono incoraggianti per chi dovrà formare un nuovo governo. Non bisogna dimenticare che, dopo aver considerato la scelta di Bernard Cazeneuve, Xavier Bertrand, Jean-Yves Le Drian e Thierry Beaudet, il presidente della Repubblica ha chiamato Michel Barnier perché sembrava essere l'unico che potesse sfuggire alla censura immediata. Tre mesi dopo, gli equilibri in seno all’Assemblea Nazionale non sono cambiati, e non vi è ancora alcun motivo per cui…
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