Mathias Pogba, 34 anni, aspetta da cinque giorni, impazzito nel suo completo antracite, muovendo le spalle o girando il collo, come per alleviare la tensione. Seduto in prima fila nell'aula del Tribunale di Parigi dove si sta svolgendo il processo per rapimento ed estorsione contro il fratello Paul Pogba, deve aver ascoltato le udienze degli altri cinque imputati, cercando di scagionarsi da un'operazione degna di Nickel -piedi placcati.
Quando finalmente si è fatto avanti, martedì 3 dicembre, è stato per cercare di giustificare la diffusione, nell'agosto 2022, sui social network di video in cui minacciava il nazionale di fare rivelazioni destinate a rovinargli la carriera. Nelle settimane precedenti aveva più volte esercitato pressioni sul fratello e sulla madre affinché il giocatore, allora alla Juventus Torino, pagasse i 13 milioni di euro che gli erano stati pretesi da uomini armati nella notte tra il 19 e marzo 20, 2022.
È stata una gelosia profondamente radicata da anni per il successo del fratellino a spingerlo ad agire? O la sua credulità di fronte ai racconti dell'attacco armato inscenato dagli amici? La questione ha continuato ad agitare i dibattiti, mentre nei giorni precedenti i vari imputati hanno cercato di dare credito alla loro storia di ignoti banditi irruzione in un incontro amichevole che non aveva lo scopo di spaventare il giocatore inducendolo a pagare una grossa somma di denaro.
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Il fascicolo dell'accusa lascia pochi dubbi: Mathias Pogba ha creduto subito ai suoi amici che gli avevano detto che suo fratello aveva accettato di pagare un riscatto. Era furioso per non aver mantenuto la parola data. È in contatto con il gruppo di amici del quartiere Renardière di Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne) che si sente “dimenticato” dal suo campione e il loro risentimento fa eco al suo: per diversi mesi, suo fratello si rifiuta di mandare dargli dei soldi anche se lui stesso è senza contratto.
“Pazzo”
Mathias Pogba è un po’ il calciatore fallito dei fratelli. All'età di 11 anni, viene scoperto e selezionato insieme al fratello gemello Florentin per frequentare un collegio sportivo, poi reclutato dal club spagnolo Celta Vigo. Ma meno dotato, partì per Quimper e si unì a vari piccoli club di seconda e terza divisione in Inghilterra, Italia e Spagna. Ha giocato per la nazionale della Guinea prima di diventare editorialista sportivo e proprietario di un barbiere con il suo gemello. Come gli altri membri della famiglia, è abituato a ricevere aiuto finanziario da Paul che, dal canto suo, compete tra i migliori giocatori internazionali.
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