In una nota interna pubblicata sul suo sito, nella notte tra martedì 3 e giovedì 4 dicembre, l'editore francese Ubisoft ha annunciato il licenziamento di 377 persone in tutto il mondo. L’intero studio Ubisoft San Francisco, dove lavorano 143 persone, è interessato, così come l’intera Ubisoft Osaka e parte di Ubisoft Sydney, con un totale di altri 134 dipendenti licenziati.
Questa decisione accompagna un altro annuncio inaspettato: quello dell'interruzione del loro sparatutto online gratuito XDefiantlanciato il 21 maggio. Non è più possibile scaricare il titolo o creare un account, e la chiusura definitiva dei server è prevista per il 3 giugno 2025.
“Il gioco è lungi dal raggiungere i risultati necessari per consentire ulteriori investimenti significativi e annunciamo che lo porremo fine”dichiara Marie-Sophie de Waubert, direttrice degli studi dell'editore. Questo arresto improvviso contrasta con i recenti commenti di Mark Rubin, produttore esecutivo del gioco, che ha spiegato il 15 ottobre sul social network “Non c’erano piani per fermare il gioco”.
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Un brutto periodo che continua
Secondo il sito Game Industry Layoffs, che elenca i vari piani di licenziamento nel settore, Ubisoft ha già separato almeno 378 persone nel 2023 e nel 2024, senza contare i nuovi tagli di posti di lavoro annunciati martedì. Ubisoft, che dice di impiegare ancora 18.666 persone, ha inoltre dichiarato ai suoi investitori, a fine ottobre, di aver ridotto il proprio organico di oltre 2.000 persone negli ultimi 24 mesi (il che include i licenziamenti ma anche il mancato rinnovo dei posti di lavoro) dopo le partenze).
Se la crisi colpisce l’intera industria dei videogiochi, che dal 2023 registra un numero record di licenziamenti, la sequenza che sta attraversando Ubisoft appare particolarmente difficile. L'editore ha subito una serie di fallimenti commerciali, come il suo ultimo titolo Fuorilegge di Star Wars in cui riponeva molte speranze -, cancellazioni e rinvii che provocano una crescente sfiducia da parte degli azionisti nei confronti del management e soprattutto di Yves Guillemot, fondatore e storico capo dell'azienda. Ubisoft deve anche affrontare il malcontento generale della sua base salariale, che protesta in particolare contro le nuove revisioni della politica di telelavoro all'interno del gruppo.
La situazione di XDefiant ricorda in misura minore quello del gioco Concordiaritirato bruscamente dagli scaffali il 6 settembre da Sony, appena due settimane dopo la sua uscita, a causa delle vendite catastrofiche. Alla fine di ottobre, l'editore ha chiuso lo studio Firewalk che lo aveva sviluppato, provocando la distruzione di 50-200 posti di lavoro.
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