SNCF, agricoltori, taxi, istruzione, ospedali… Quali interruzioni dobbiamo aspettarci dagli scioperi del 5 dicembre?

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Sono previste circa 160 manifestazioni in tutta la Francia nell'ambito di questo appello alla mobilitazione lanciato nel servizio pubblico.

Il fronte sociale si allarga. Dopo i taxi, i ferrovieri, gli agricoltori che hanno invocato nuove mobilitazioni il 9 e 10 dicembre, o i pensionati che martedì 3 dicembre hanno marciato in molte città della Francia per chiedere un aumento delle loro pensioni, molte professioni si preparano per far sentire la loro rabbia questo giovedì 5 dicembre.

Queste sono le grandi linee delle prime interruzioni annunciate.

Un appello lanciato al servizio pubblico

Diversi sindacati del servizio pubblico (CGT, CFDT, Unsa, FSU, CFE-CGC, Solidaires e FA-FP) hanno indetto una giornata di azione e di sciopero, protestando, in particolare, contro il piano di lotta all'assenteismo dei dipendenti pubblici.

Gli agenti del settore pubblico sono invitati a incontrarsi in 160 città della Francia.

Tre misure non passano: l'aumento da uno a tre giorni di attesa per i dipendenti pubblici, la riduzione dal 100% al 90% della retribuzione in caso di malattia e la fine del bonus di aiuto al potere d'acquisto. Tra le richieste figurano anche l'aumento del punto indice e lo status per AESH (accompagnatori con disabilità).

FO sostiene il movimento, ma non ha aderito all'appello allo sciopero, favorendo una ripetizione della mobilitazione il 10, 11 e 12 dicembre, in particolare alla SNCF e nei porti.

Chiuse le classi e le mense

Molti insegnanti delle scuole primarie e secondarie potrebbero non lavorare questo giovedì, secondo i sindacati. La FSU-SNUipp annuncia addirittura “quasi il 65% di scioperanti” nell'istruzione primaria, denunciando “condizioni di lavoro degradate, salari a mezz'asta e un potere d'acquisto che non fa che diminuire”. “In tutti i dipartimenti, migliaia di scuole saranno chiuse”, afferma il sindacato citato da La Dépêche du Midi.

Se l'insegnante della scuola elementare di vostro figlio è in sciopero, normalmente dovreste essere già stati avvisati dall'istituto.

Nell'istruzione secondaria, tuttavia, gli insegnanti non sono tenuti a dichiararsi in anticipo.

Anche molte mense scolastiche saranno colpite dal movimento.

Il sindacato SUD ha inoltre presentato un avviso di sciopero che si estenderà dal 21 novembre al 20 gennaio 2025 per “tutto il personale che lavora nelle scuole, nei servizi e negli istituti scolastici”, precisa su Le Parisien.

Ospedali, municipi, fisco, polizia municipale…

Lo sciopero toccherà in varia misura anche il settore della prima infanzia, i comuni (fino alla polizia municipale), i servizi fiscali, ma anche gli ospedali, anche se l'accoglienza dei pazienti non dovrebbe essere compromessa dal movimento.

Mobilitazione nel settore energetico

La CGT, la CFE-CGC, la CFDT e la FO hanno invitato “tutte le imprese del settore dell'elettricità e del gas” a mobilitarsi a partire da mercoledì 4 dicembre alle 21:00.

Ma secondo un rappresentante sindacale di CFE-Energies, citato da Info, la mobilitazione non dovrebbe avere conseguenze troppo visibili per l'opinione pubblica.

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