The Weather Channel: Annunciate il ritorno del freddo da domenica: sarà notevole questo freddo?
Régis Crépet : L'aria polare invaderà la Francia a partire da domenica, in netto contrasto con la relativa mitezza dell'atmosfera all'inizio di dicembre. Tra venerdì e domenica si perderanno una decina di gradi su tutta la Francia. Il forte vento girerà verso nord, poi nord-est lunedì e martedì, accentuando la sensazione di molto freddo con la tramontana. Le temperature scenderanno da 4 a 6°C al di sotto delle medie stagionali. Il freddo sarà diffuso fino al sud con un maestrale pungente. Non si tratterà comunque di nulla di eccezionale per la stagione, anche se in genere questo tipo di tempo si presenta nella seconda parte dell'inverno piuttosto che a dicembre, con i famosi rovesci.
Cronologia del prossimo degrado invernale © Canale meteorologico
È importante chiarire che non parleremo di ondata di freddotermine che torna sempre più in voga non appena le temperature scendono in inverno. Questa terminologia soddisfa criteri meteorologici rigorosi che non verranno rispettati (durata, intensità, ad esempio). Le gelate saranno poco intense in pianura a causa delle nubi e del vento che limiteranno l'irraggiamento notturno, ma le temperature massime rimarranno basse. In montagna, invece, il clima sarà pienamente invernale con freddo intenso e venti violenti. È soprattutto il “sentimento” che sarà particolarmente freddo in questa puntata.
le temperature sono state basse lunedì e martedì pomeriggio © Il canale meteorologico
Sembra che questo raffreddore durerà?
Il freddo durerà tutta la prossima settimana © Il canale meteorologico
Tutta la prossima settimana sarà fredda, il giorno più freddo sarà probabilmente mercoledì con un indicatore termico nazionale previsto a +2,6°C, che sarebbe il giorno più freddo dal 21 gennaio. Le massime pomeridiane dovrebbero essere comprese tra 2 e 5°C sull'ampia metà settentrionale, e tra 4 e 9°C al Sud, dove il deficit rispetto alla norma sarà più marcato. Di notte si prevede una temperatura compresa tra -3 e +3, con -10°C nelle località di montagna. Si prevede che questo freddo persisterà fino al fine settimana del 15 dicembre. Quindi, un cambiamento del tempo potrebbe verificarsi con il ritorno del flusso oceanico umido e dolce da ovest. Questo flusso oceanico potrebbe prevalere in vista delle festività natalizie.
Si annuncia l'arrivo della neve: dobbiamo temere un episodio in pianura come lo scorso 21 novembre?
Neve: le zone più esposte © Il canale meteorologico
Ricordiamo le nevicate eccezionali per la stagione che hanno interessato le regioni dalla Normandia al bacino parigino e ad est con il passaggio del temporale Caetano. Questo episodio è stato legato ad un conflitto di masse d'aria tra la risalita di aria mite a contatto con l'aria fredda presente a nord della Loira. Questo episodio di freddo è durato solo tre giorni in queste regioni. Questa volta si tratta di un flusso d'aria polare che invaderà tutta la Francia, una situazione più classica.
Il freddo sarà diffuso e più accentuato, ma in pianura la neve non dovrebbe cadere abbondante, bensì sotto forma di forti rovesci. Questa situazione sarà però più vantaggiosa per le nostre catene montuose che in questa occasione saranno tutte molto innevate.
Con l'avvicinarsi delle vacanze di Natale e a pochi giorni dall'apertura generale degli impianti sciistici, quali spessori sono previsti?
Neve al suolo, spessori previsti © Il canale meteorologico
I grandi vincitori di questa offensiva invernale saranno tutti i nostri massicci di bassa quota. Tra domenica e martedì saranno ricoperti di manto bianco dai 700 agli 800 metri, qualche volta meno al Centro Est, la regione più esposta alla neve a quote molto basse.
Intorno ai 1000 m di altitudine si prevedono 10 – 15 cm, talvolta 20 cm nei Vosgi, nel Giura, nelle Alpi settentrionali e nel nord del massiccio centrale. Questa situazione potrebbe complicare le condizioni del traffico su strade come la A75 e la A89 nel massiccio centrale.
Intorno ai 1500 m di quota si prevedono dai 30 ai 50 cm, soprattutto nel Giura e nelle Alpi settentrionali. il vento formerà cumuli di neve, aggiungendo prevedibili difficoltà alla rete altimetrica.
Intorno ai 1800 m si potrebbe raggiungere 1 m di neve sulle Alpi e sui Pirenei, con formazione di cumuli di neve e pericolosi cornicioni di neve.
Infine, alle quote molto elevate delle Alpi settentrionali sono plausibili spessori di neve fino a 2 m, che si sovrappongono alla neve già abbondante lassù dall'inizio dell'autunno. Si tratta quindi di una situazione vantaggiosa per le località turistiche, e per i vacanzieri che presto si dirigeranno in montagna.