“Ho perso tutto”, pesanti accuse contro Marie Portolano

“Ho perso tutto”, pesanti accuse contro Marie Portolano
“Ho perso tutto”, pesanti accuse contro Marie Portolano
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A quasi quattro anni dalla messa in onda del documentario Non sono una troia, sono una giornalista, Marie Portolano è oggetto di una denuncia da parte di Pierre Ménès per aver parlato di lui nel suo libro per diffamazione.

L'affare Pierre Ménès ha conosciuto una nuova svolta. L'ex polemista del Canal Football Club ha infatti deciso di sporgere denuncia per diffamazione contro Marie Portolano. Non per il suo documentario Non sono una stronza, sono una giornalistache denunciava il sessismo nel mondo del giornalismo sportivo e che fu all'origine degli insuccessi dell'ex giornalista dell'Equipe, ma per alcuni passaggi del suo libro
Sono la donna sul set.

Tre anni dopo la messa in onda del documentario e dello tsunami che provocò, facendo precipitare la perdita di Pierre Ménès, colpevole in particolare di averle alzato la gonna e di averle toccato le natiche uscendo dal set del Canal Football Club, Marie Portolano è infatti tornata al violenza sessuale subita nel corso della sua carriera. E se l'ex conduttrice di Télématin si è guardata bene da non menzionare mai il suo nome, Pierre Ménès viene ovviamente menzionato. Ciò che l'interessato ha vissuto molto male.

Credere Il pariginoPierre Ménès ha infatti sporto denuncia lo scorso giugno per pubblica diffamazione, contro Marie Portolano ma anche contro il suo editore e la denuncia è stata ritenuta ammissibile. Quello che ora risiede a La Baule si è quindi costituito parte civile all'inizio dell'autunno e dovrebbe essere aperta un'inchiesta giudiziaria.

Tutto ciò deve finire

“Ho perso tutto con questa storiaha confidato alle colonne del quotidiano regionale. Il mio telefono non squilla da tre anni. Lì ho lasciato il mio onore, il mio lavoro, la mia salute. Non vedo cosa voglia di più Marie Portolano. Ha bisogno di lasciarmi in pace adesso. Sono stanco di tutto questo. » “Perché a un certo punto deve finire”ha insistito su Instagram nel trasmettere l'informazione.

Due passaggi del libro sono oggetto della denuncia.
“Oltre all’umiliazione, si permetteva di fare quello che voleva alle donne intorno a lui. Toccare chi voleva dove voleva, con il consenso non degli interessati ovviamente, ma di chi avrebbe potuto facilmente fermarlo, i suoi superiori gerarchici ad esempio, sono sempre testimoni di queste azioni. scrive in particolare Marie Portolano, evocando “il diritto di cucinare”. L'altro estratto riguarda la violenza sessuale subita nel 2016 all'uscita dal set del CFC. “Ammette di averlo fatto”
dice. Una versione contestata dall'interessato.
“Non potevo dirgli di averlo fatto, poiché non lo ricordo. Nessuna testimonianza corrobora la sua versione”, assicura su questo argomento.

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