È tempo che il Siviglia definisca il suo status nella Liga

È tempo che il Siviglia definisca il suo status nella Liga
È tempo che il Siviglia definisca il suo status nella Liga
-

Il Siviglia deve guardarsi allo specchio e riconoscersi come squadra. Non in modo narcisistico come a Leganés, dove si accontentarono di una “partita controllata”, come disse García Pimienta, per poi perdere per uno sfortunato errore isolato. No, l’idea è riconoscere sia i propri difetti che le proprie virtù, che dimostrano come dimostra la loro classifica attuale: sono tanto vicini alle posizioni europee quanto lo sono alla zona retrocessione, a soli cinque punti di distanza.

All’inizio della stagione in molti temevano una sciagura che avrebbe potuto già vedere la partenza dell’allenatore, fortemente voluto da Víctor Orta. Con soli cinque punti che li separano dal sesto posto prima che l’Athletic Club, attualmente in testa alla classifica europea, affronti oggi il Rayo Vallecano, e cinque punti dall’Espanyol, ora ultimo in zona retrocessione dopo la vittoria sul Celta, lo status del Siviglia nella Liga rimane indefinito.


Per saperne di più:

Asier Herrera: Muro d’Onore

Lo stesso allenatore ha evitato di discutere di obiettivi concreti riguardo al proprio ruolo in un campionato così imprevedibile; anche l’ultima classificata, il Las Palmas, sotto la precedente gestione dell’ex sivigliano Diego Martínez, è riuscita a battere il leader precedentemente invincibile, il Barça. Di solito l’obiettivo è vincere la partita successiva, e questa partita è il primo incontro di lunedì della stagione contro l’Osasuna, squadra che recentemente ha causato alcune frustrazioni al Ramón Sánchez-Pizjuán.


Per saperne di più:

Il gruppo di lavoro antiviolenza entra in azione: tre sanzioni a El Sadar

Attualmente il Siviglia è senza vittorie da sei partite contro i rossoneri. La scorsa stagione si è conclusa con un pareggio per 1-1 in un Nervión nervoso, dove il pubblico di casa ha espresso la sua rabbia per la prestazione della squadra nel secondo tempo contro il Rayo Vallecano, un altro avversario del centrocampo che è riuscito a destabilizzare i tifosi biancorossi giocando con uno in meno giocatore per tutto il secondo tempo.

La reazione dei tifosi sivigliani questo lunedì è incerta quanto l’identità della squadra. Le due cose vanno di pari passo, mentre i tifosi faticano a determinare l’immagine di una squadra che può accontentarsi di far passare i minuti, come visto in Leganés, o cadere vittima di una mancanza di determinazione, perseguitata dai suoi difetti e dai suoi fantasmi. come contro il Rayo. Questa mancanza di identità dovrà iniziare a essere corretta da Saúl nel suo tanto atteso ritorno alla formazione titolare, dove potrà agire come leader gerarchico per fornire coesione competitiva al gruppo di García Pimienta.


Per saperne di più:

James Rodríguez affronta tempi incerti al Rayo Vallecano: opinioni dell’analista Javier Fernandez

L’allenatore nato al Barcellona sostiene spesso che la sua squadra sta crescendo, sottolineando che la progressione continua dopo il primo terzo di campionato, in base al fatto che si tratta di un progetto nuovo con tanti giocatori nuovi e giovani. Tuttavia si è già assicurato quella tranquillità che i suoi predecessori non avevano avuto nelle due difficili stagioni precedenti. Con 18 punti in 14 partite giocate, in questa fase hanno già accumulato più punti dei loro predecessori. Tra Lopetegui e Sampaoli hanno totalizzato 12 punti nelle prime 15 partite, mentre Mendilibar e Diego Alonso hanno totalizzato 13 punti. Questa calma ora deve riflettersi sul terreno.

La partita contro l’Osasuna non solo offre l’opportunità di intravedere un posto europeo, cosa che darebbe un notevole impulso alla crescita continua auspicata da García Pimienta, ma è anche fondamentale per accumulare punti questo lunedì prima di affrontare la fine dell’anno. partite con due trasferte incredibilmente difficili in questa stagione: il Metropolitano e il Bernabéu, con nel mezzo il Celta in visita al Nervión.

Ma affinché ciò accada, il Siviglia, che sta lottando per trovare la rete – con tutte e quattro le vittorie casalinghe ottenute con un solo gol e una sola vittoria in casa del Cornellá con un margine di due gol – deve finalmente definire. Perché davanti allo specchio della classifica c’è lo specchio del loro gioco, che al momento riflette un’immagine sfocata, distorta e inquietante…

-

PREV Deprogrammazione Vita più bella, ancora più bella: sorpresa, non vedrete la serie su TF1 per molto tempo!
NEXT Vasco Matos orgoglioso del trionfo: «Nessuno credeva in questi giocatori»