Antoine Armand, ministro francese dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria
Il ministro dell'Economia francese Antoine Armand ha dichiarato giovedì che il governo è pronto a fare una mossa riguardo all'aumento dell'imposta sull'elettricità previsto nel progetto di bilancio 2025, il cui esame in Parlamento mette a rischio la sopravvivenza dell'esecutivo.
“Siamo pronti a fare un gesto”, ha detto in un'intervista a BFMTV.
La Legge Finanziaria (PLF) per il 2025 prevede di porre fine allo scudo tariffario sui prezzi dell'elettricità, ma la misura è criticata soprattutto nelle file del Raggruppamento Nazionale (RN) che minaccia di approvare una mozione di censura contro il governo nel caso di adozione senza votazione del bilancio nell'Assemblea nazionale.
La leader dei deputati del RN, Marine Le Pen, ha parlato dell'aumento dell'imposta interna sul consumo finale di elettricità (TICFE) come di una “linea rossa”.
“Sono in corso trattative” su questo tema, ha detto giovedì Antoine Armand, pur ritenendo che ciò “non si debba fare a nessun prezzo”.
L'azione del governo “deve essere coerente con il bilancio che stiamo portando avanti perché se superiamo tutti gli obiettivi di bilancio, non ha senso dire che stiamo aggiustando i conti”.
Antoine Armand ha messo in guardia ancora una volta dal rischio di non votare il bilancio 2025 che dovrebbe consentire di ridurre il deficit pubblico al 5% del PIL l'anno prossimo, rispetto al 6,1% previsto quest'anno. “Rischiamo lo stallo, come un aereo che è in quota e che a un certo punto rischia di perdere il controllo. Tuttavia, questa strada è questa”, ha affermato.
(Scritto da Diana Mandiá e Blandine Hénault, a cura di Augustin Turpin)
