La Juventus di Thiago Motta, alle prese con una vera e propria emergenza sul fronte infortuni, non è andata oltre lo 0-0 sul campo dell’Aston Villa nella quinta giornata della prima fase di Champions League. Per i bianconeri, in Europa, è il secondo pareggio consecutivo dopo quello dello scorso 5 novembre con il Lilla, che, a sua volta, aveva fatto seguito al ko interno con lo Stoccarda. Per la Vecchia Signora, quindi, una brusca frenata dopo le vittorie ottenute nei primi due impegni.
Cosa serve alla Juventus per conquistare la qualificazione
La Juventus, in questo momento, occupa la 17esima posizione a pari merito con Manchester City, Psv Eindhoven e Celtic con i suoi 8 punti. Il nuovo format della Champions League, entrato in vigore a partire da questa stagione, prevede l’accesso diretto agli ottavi di finale da parte delle prime otto della classifica unica, mentre le formazioni piazzate dalla nona alla 24esima posizione si affronteranno nei playoff (eliminate, invece, le ultime otto). Secondo le simulazioni elaborate dal supercomputer Opta nelle scorse settimane, per chiudere nelle prime otto posizioni servono 15-16 punti (più difficile, invece, staccare il pass a quota 14).
Ciò significa che i bianconeri avrebbero bisogno di una vera e propria impresa per conquistare la qualificazione senza passare dai playoff: gli uomini di Thiago Motta, infatti, nelle ultime tre partite dovrebbero conquistare almeno 7 punti. Missione tutt’altro che semplice, dato che alle porte, per la Vecchia Signora, c’è la sfida contro il Manchester City di Guardiola, affamato di punti per non correre il rischio di una prematura (e clamorosa) eliminazione. La Juventus, successivamente, sarà attesa dalla trasferta sul campo del Bruges prima di chiudere il girone con l’impegno interno (non privo di insidie) con il Benfica.
Belgium