ll francese è ancora un animale curioso. Cocorico a tutto gas durante le Olimpiadi, capace di emozionarsi per i tennisti francesi e altrettanto entusiasta quando, un buon mese dopo, gli venne imposta una parodia del Sabbath con zucca sprecata, candela a olio e garze sporche che sembravano arrivare fuori dalla spazzatura dell'ospedale. D'altronde ne incontriamo ancora alcuni che si infuriano quando gli elogiamo i meriti di un sorso di vino nuovo nel pieno del triste mese di novembre, quando si raccolgono le foglie morte nella pattumiera. Sì, è vero, c'è stato un tradimento. Il Beaujolais Nouveau, colto dalla facilità, prese una singolare svolta verso il peggio negli anni fin de siècle.
Nessun crimine però, nessuna manipolazione chimica o genetica, solo fisica applicata…
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