La Svizzera ha concluso il suo anno con la quarta sconfitta nella Nations League. A Tenerife hanno perso 3-2 contro la Spagna, campione d'Europa in carica.
Il destino è crudele per l'addestramento di Murat Yakin. Lei, infatti, è tornata a segnare due volte grazie al successo di Joël Monteiro e al rigore di Andi Zeqiri prima di essere crocifissa nel recupero. Vincent Sierro, infatti, ha commesso l'irreparabile davanti a Bryan Zaragoza per il terzo rigore della serata che lo stesso Saragozza ha trasformato.
Il vallesano è stato il simbolo perfetto di questa squadra svizzera “new look” che ha saputo resistere a questo incontro nonostante la prestazione neutrale del suo maestro Granit Xhaka. La sua sostituzione al 65' con Sierro è stata forse una misura “audace”, ma caratterizzata da una logica implacabile.
L'exploit inutile di Mvogo
Poco dopo la mezz'ora, Eray Cömert e Ricardo Rodriguez, schierati per la prima volta al centro di una difesa a quattro, “hanno inventato” un rigore per aver valutato male un passaggio filtrante per il capitano Alvaro Morata. Rigore battuto da Pedri ma deviato da Mvogo che nell'azione successiva viene però battuto da Yérémy Pino.
Il portiere del Friburgo, che quest'anno aveva subito la porta inviolata due volte, probabilmente non meritava di subire un gol del genere, una manciata di secondi dopo aver siglato un'autentica prodezza. Impotente sul 2-1, ha offerto una prestazione stellare.
In attacco la Svizzera ha sofferto soprattutto per la mancanza di impatto di Filip Ugrinic e Dereck Kutesa. Giocatori dello Young Boys e del Servette FC. La bella sorpresa di questo primo tempo è arrivata da Simon Sohm. Collocato a sostegno diretto di Zeki Amdouni, lo zurighese ha dimostrato perché ha vinto a Parma.
Lo spettacolo Monteiro
Nell'intervallo, Murat Yakin lancia Andi Zeqiri per Amdouni e Joël Monteiro per Ugrinic. Al 49', Joël Monteiro avrebbe potuto riportare la sua squadra alla pari con La Roja. Ha imposto la sua potenza fisica per andare da solo davanti a Robert Sanchez senza poter indirizzare il suo tiro. Con questo solo gesto il vallesano ha fatto capire al suo allenatore che anche lui avrebbe meritato un primo avvio.
Un quarto d'ora dopo, ci riesce ancora sulla fascia destra e segna l'1-1. Sfortunatamente, la sua prestazione fu offuscata dalla sua apatia sul 2-1 di Bryan Gil al 68esimo. Anche Edimilson Fernandes e Remo Freuler si assumono la loro parte di responsabilità per il successo della metà Girona.
ats/efas