L’UTS minaccia azioni disciplinari per i volantini sulla Palestina

L’UTS minaccia azioni disciplinari per i volantini sulla Palestina
L’UTS minaccia azioni disciplinari per i volantini sulla Palestina
-

Il 16 ottobre, gli studenti dell’Università di Tecnologia di Sydney (UTS) sono stati minacciati di provvedimenti disciplinari accademici per aver distribuito volantini dal titolo “Studenti per la Palestina” nel campus.

I volantini promuovevano un forum che si sarebbe svolto giovedì 24 ottobre. Il forum è stato organizzato dal club UTS Students for Palestine, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle informazioni trovate attraverso una richiesta GIPA (Government Information Public Access) sui collegamenti dell’UTS con le società che producono armi, hardware e software militare.

Il capo della sicurezza del campus, Shaun O’Mara, ha informato gli studenti che queste istruzioni sono state proposte direttamente dal vicerettore dell’UTS, Andrew Parfitt. Parfitt considerava i volantini una minaccia alla sicurezza degli studenti, a causa dell’uso della parola “genocidio”.

Ciò fa seguito al recente incidente alla Western Sydney University in cui due studenti sono stati arrestati durante una protesta filo-palestinese.

In una dichiarazione a Honi SoitLa coordinatrice dell’UTS Students for Palestine, Yasmine Johnson, ha affermato che “siamo stati informati dalla sicurezza del campus che la parola ‘genocidio’ costituisce un discorso di odio e che i nostri volantini costituiscono un rischio per la sicurezza della comunità universitaria. Ma il genocidio è un termine del diritto internazionale. Questo è chiaramente un tentativo da parte dell’UTS di censurare il sostegno alla Palestina”.

“L’università sta utilizzando la ‘sicurezza degli studenti’ come un’arma per sferrare un pericoloso assalto alla libertà di parola. Ma non dovremmo essere obbligati a proteggere i sentimenti del Vice Cancelliere, che preferirebbe che nessuno parlasse dei legami dell’UTS con il genocidio”.

Una delle organizzatrici del forum e studentessa post-laurea, Lily Campbell, afferma:

“Dopo un anno di genocidio a Gaza, la guerra di Israele in Medio Oriente sta diventando sempre più mortale. Proprio ieri almeno cinquanta persone sono state uccise negli attacchi israeliani nel nord di Gaza. Gli studenti hanno una lunga storia di difesa della giustizia. Dobbiamo difendere il nostro diritto di parlare e di organizzarci contro la complicità delle istituzioni australiane in questi crimini orribili”.

Il 17 ottobre la direzione dell’UTS ha tolto il divieto e permesso la distribuzione dei volantini, a condizione che la parola “genocidio” fosse tolta o censurata.

Il forum di giovedì 24 ottobre si svolgerà ancora alle 13:00 presso l’UTS Building 10, Level 3, Room 480.

Per ulteriori aggiornamenti, vedere la pagina Instagram di Students for Palestine UTS: @studentsforpalestineuts

-

PREV Crudele uscita di strada di fronte a Le Mans e crisi sportiva al Berrichonne de Châteauroux
NEXT Una “esplosione alla metro di Roodebeek” lascia due feriti: cosa è successo?