Cazeneuve “non vuole che Barnier fallisca” e teme una “situazione pericolosa”

Cazeneuve “non vuole che Barnier fallisca” e teme una “situazione pericolosa”
Cazeneuve “non vuole che Barnier fallisca” e teme una “situazione pericolosa”
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Ospite mercoledì sera di France 5, l’ex primo ministro ha espresso il parere opposto al Nuovo Fronte Popolare. E ha esortato il suo campo a “uno spirito di responsabilità” nell’“interesse del Paese”.

A differenza degli Insoumi, Bernard Cazeneuve ha sempre optato per uno stile sobrio e una comunicazione raffinata. Una forma che dovrebbe riecheggiare la sostanza, sempre a sinistra, ma al di sopra delle posizioni ideologiche. Mentre quest’estate l’ex primo ministro non è riuscito a vincere Matignon a favore di Michel Barnier – nonostante un faccia a faccia a fine agosto con Emmanuel Macron all’Eliseo – il fondatore del movimento “La Convenzione” ufficialmente non esprime amarezza . E intende mantenere una visione alta data la fragilità dell’equazione politica.

Ospite di France 5 mercoledì sera, all’indomani del fallimento della mozione di censura della sinistra all’Assemblea, Bernard Cazeneuve giudica“Non possiamo non osservare il gioco parlamentare che si svolge da diversi giorni senza renderci conto dell’estrema pericolosità della situazione se il Primo Ministro dovesse fallire”.

Bene e veramente dentro «l’opposizione»colui che fu sindaco di Cherbourg (Manche) “non condivide la direzione generale” scelte dettagliate durante il discorso di politica generale… ma no “non voglio fallire” di Michel Barnier. La sua permanenza a Matignon potrebbe essere stata la più breve della Quinta Repubblica, ma lui “misura la difficoltà del compito che gli spetta”alla vigilia della presentazione del bilancio, la cui adozione si preannuncia una vera via crucis.

“Un Everest delle difficoltà”

“È un po’ come attraversare l’Himalaya senza i guanti”ha scherzato l’ex socialista. E per essere ancora più indulgente verso il suo successore, “di fronte a un Everest di difficoltà” come il debito, il deficit previsto superiore al 6% del PIL, o il «situazione internazionale esplosiva». Un modo per respingere la strategia conflittuale della France Insoumise e dei suoi alleati, pronti a far cadere il governo alla minima occasione per imporsi in rue de Varenne. “Dobbiamo sperare che vengano prese le decisioni necessarie per risolvere questi problemi”rispose Bernard Cazeneuve. Come consiglio rivolto a tutta la sinistra.

“Sperando” Che cosa “lo spirito di responsabilità prevarrà nelle prossime settimane” In “l’interesse del Paese, l’ultimo primo ministro di François Hollande “ridotta” Che cosa “La situazione sarebbe talmente deteriorata in caso di fallimento di questo governo che sarebbe molto difficile determinare un percorso che permetta al Paese di essere governato adeguatamente”. Un incontro per il futuro?

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