Il Messico è il paese più esposto al cambiamento della politica commerciale e di immigrazione della nuova amministrazione statunitense, rileva un’analisi di Moody’s Analytics.
Il nuovo presidente americano, Donald Trump, ha dichiarato lunedì che la sua amministrazione prevede di imporre dazi doganali del 25% sui prodotti provenienti da Canada e Messico a partire dal 1° febbraio.
L’imposizione di tariffe avrebbe un impatto significativo sul commercio e sulle attività di Nearshoring in Messico, ha avvertito Alfredo Coutiño, direttore per l’America Latina di Moody’s Analytics.
Il flusso degli investimenti stranieri deve già affrontare diversi ostacoli a causa di alcune riforme costituzionali realizzate in Messico, in particolare quella che riguarda il sistema giudiziario, ha osservato l’economista.
Secondo le proiezioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), la crescita dell’economia messicana dovrebbe raggiungere l’1,2% nel 2025.
Il commercio tra Messico e Stati Uniti ha totalizzato oltre 800 miliardi di dollari nel 2023.