La vicenda dell’influencer algerina inasprisce i rapporti tra Parigi e Algeri

La vicenda dell’influencer algerina inasprisce i rapporti tra Parigi e Algeri
La vicenda dell’influencer algerina inasprisce i rapporti tra Parigi e Algeri
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Le relazioni diplomatiche tra Francia e Algeria, già indebolite negli ultimi anni da profonde divergenze su questioni delicate, stanno prendendo una piega più tesa con la vicenda degli “influencer” algerini, che sta alimentando una nuova ondata di rimproveri e tensioni. tra i due paesi.

Il ministro degli Interni francese, Bruno Retailleau, ha annunciato martedì l’arresto di un nuovo influencer algerino sul suolo francese. Questo individuo è accusato di aver pubblicato un video in cui esprimeva l’intenzione di commettere azioni violente in Francia, gesto che ha immediatamente suscitato l’ira delle autorità francesi. L’influencer faceva parte di un gruppo di personalità del mondo digitale che, secondo Paris, hanno ampiamente contribuito a diffondere contenuti provocatori che incitavano alla violenza e alla destabilizzazione.

Questa repressione avviene in un contesto di tensioni sempre più palpabili tra Francia e Algeria, che si scambiano dure dichiarazioni, accusandosi a vicenda di comportamenti ostili. All’inizio di questo mese, Bruno Retailleau ha espresso serie preoccupazioni sull’evoluzione delle relazioni bilaterali, descrivendo la situazione come “estremamente preoccupante” e riferendosi alla “soglia” che è stata superata nella natura degli scambi tra i due governi. . Il ministro degli Interni francese non ha esitato ad accusare il regime algerino di voler umiliare la Francia, un’affermazione che ha alimentato una crescente ostilità.

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Con l’intensificarsi delle tensioni, in particolare all’inizio di quest’anno, altre voci in Francia, come quella del ministro della Giustizia Gérald Darmanin, hanno adottato misure più drastiche. Darmanin ha espresso il desiderio di mettere in discussione l’accordo franco-algerino che permetteva ai funzionari algerini di recarsi in Francia senza visto. “La situazione attuale non può più essere tollerata”, ha affermato, sottolineando la necessità di una risposta ferma a quello che considera un continuo affronto da parte del regime algerino.

Le autorità francesi hanno reagito in particolare dopo il rifiuto dell’Algeria di accogliere uno degli influencer recentemente espulsi dalla Francia. Questo rifiuto è stato interpretato da Parigi come un segno di peggioramento delle relazioni diplomatiche, caratterizzato da una guerra di dichiarazioni e da una politica di ritorsioni.

Il clima è diventato ancora più teso dopo l’arresto in Algeria, lo scorso anno, dello scrittore e oppositore algerino Boualem Sansal. Quest’ultimo, noto per le sue dure critiche al regime di Algeri, è stato arrestato all’aeroporto di Algeri, accusato di “mettere in pericolo la sicurezza dello Stato” per aver denunciato pubblicamente gli abusi del potere algerino. Questa detenzione è stata vista a Parigi come un nuovo esempio dell’ostilità del regime algerino verso coloro che osano criticare la sua autorità.

Le autorità algerine, dal canto loro, non nascondono la loro insoddisfazione. Il media Al24 News ha pubblicato un articolo in cui denuncia una presunta campagna di “disinformazione” guidata da “fazioni di estrema destra in Francia” e da elementi descritti come “estremisti” e “razzisti”. Secondo gli stessi media, questa guerra di parole non fa altro che esacerbare le fratture interne in Francia, dove diverse voci politiche, di sinistra e di destra, condannano il modo in cui il governo tratta gli algerini e la questione della memoria storica.

Il culmine di questa tensione è stato raggiunto recentemente con l’evocazione da parte delle autorità francesi di un “clima di guerra fredda”, alimentato da atti simbolici come l’espulsione di influencer e l’accusa di personalità algerine da parte dei media francesi. Questi eventi rafforzarono la percezione di una rottura dei legami storici tra Algeri e Parigi, legati da decenni di colonizzazione e di lotte per il riconoscimento della memoria.

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