Già umiliato 4-0 nell’ottobre 2024 sul suo prato dall’FC Barcelona, il Real Madrid ha vissuto un nuovo disastro, domenica 12 gennaio, contro il suo rivale perdendo pesantemente durante la Supercoppa spagnola 5-2, disputata a Jeddah.
Nonostante un Kylian Mbappé doppiamente decisivo, prima capocannoniere della partita poi all’origine dell’esclusione del portiere polacco Wojciech Szczesny, uscito dal ritiro per sostituire Marc André ter Stegen e preferito a Inaki Pena, il club madrileno alla fine è esistito solo a singhiozzo e attraverso il talento delle sue star. Ha ricevuto una vera lezione da un Barça collettivamente superiore e guidato dal suo irresistibile trio offensivo Raphinha-Lewandowski-Lamine Yamal.
“Abbiamo difeso male e ci è costato la partita. Hanno segnato i loro gol abbastanza facilmente”si è rammaricato dell’allenatore del Real Carlo Ancelotti su Movistar.
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Una partita emozionante
Questo scontro al vertice tra i giganti del calcio spagnolo, due dei club più seguiti del pianeta, è iniziato a ritmo pazzesco e ha offerto un grande spettacolo al pubblico saudita per quasi 70 minuti, con il portiere belga Courtois che inizialmente è riuscito a respingere i primi tentativi di Lamine Yamal (2e) e Rafhinha (4e) per consentire a Kylian Mbappé di aprire le marcature con uno strepitoso contropiede (5e1-0) e segnare il suo primo gol in un “Clasico”.
Il prodigio spagnolo Lamine Yamal, lanciato di sinistro da Robert Lewandowski, ha risposto aggiustando Courtois dopo uno slancio di classe (22e1-1), prima che l’incontro si lasciasse trasportare completamente. Con quasi il 70% di possesso palla dopo mezz’ora di gioco, il Barça ha finito per materializzare il proprio dominio segnando tre gol in dieci minuti; prima su rigore freddo di Lewandowski (36e2-1) per un fallo del francese Edoardo Camavinga su Gavi, poi un colpo di testa di Raphinha che taglia un cross teso da trenta metri di Jules Koundé (39′e3-1) e un contropiede perfetto concluso da Alejandro Balde (45+10, 4-1).
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La partita, che avrebbe potuto prendere un’altra svolta al rientro dagli spogliatoi, quando il tiro al volo di Rodrygo si è schiantato sul palo di Szczesny (47′)e), per poi lasciarsi trasportare nuovamente sotto la guida di Raphinha, autore di una doppietta in solitario per punire una difesa senza risposta del Real Madrid (48e5-1).
Per Ancelotti, niente da tenere “a parte la partita con Mbappé”
Lanciato in profondità da un Jude Bellingham ben imbavagliato dai centrocampisti del Barcellona, Kylian Mbappé ha suonato la rivolta, provocando l’esclusione del portiere polacco (57′)e), e ha provato di tutto per riportare la sua squadra ad un’improbabile rimonta dopo la riduzione del punteggio di Rodrygo (60e5-2). Ma non è bastato nemmeno un Mbappé con rinnovata energia di fronte alla nuova manifestazione collettiva degli uomini di Hansi Flick, per i quali si tratta del primo trofeo con il club catalano. Una svolta, forse, nella stagione del Barça, molto vicino a diventare nuovamente grande.
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“Abbiamo dimostrato molta calma e pazienza, sapendo che se avessimo seguito il piano avremmo vinto, apprezzato il difensore francese del Barça Jules Koundé. Sono molto orgoglioso della squadra. Subito dopo il cartellino rosso ci siamo riuniti e abbiamo detto che avremmo dovuto soffrire e restare indietro, ma avevamo un grande vantaggio e non potevamo lasciarcelo scappare. »
Deluso dai suoi giocatori dopo questa correzione, Carlo Ancelotti ha comunque elogiato la prestazione di Kylian Mbappé. “C’è qualcosa che ricordi di questa partita? No, non terremo nulla a parte la partita che ha avuto Mbappé. Ha fatto una grande partita, ha fatto delle ottime azioni e ha segnato. Per il resto bisogna dimenticare e guardare avanti”ha dichiarato l’allenatore che ne ha viste altre nella sua lunga e gloriosa carriera.
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