L’Indonesia “accoglie con favore” il suo ingresso nel blocco dei paesi emergenti

L’Indonesia “accoglie con favore” il suo ingresso nel blocco dei paesi emergenti
L’Indonesia “accoglie con favore” il suo ingresso nel blocco dei paesi emergenti
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Con il rafforzamento del Paese più popoloso del Sud-Est asiatico, i Bric si stanno affermando come contrappeso all’Occidente all’interno delle istituzioni internazionali.

L’Indonesia ha “accolto” martedì il suo ingresso formale nel blocco Brics, annunciato dal Brasile che ha appena assunto la presidenza di turno del blocco delle economie emergenti, di cui fanno parte anche Cina, India e Russia. L’ingresso della più grande economia del Sud-Est asiatico nel bloccomostra il ruolo sempre più attivo dell’Indonesia nelle questioni globali e il suo impegno nel rafforzare la cooperazione multilaterale per creare una struttura globale più inclusiva e giusta”Lo ha affermato in un comunicato il ministero indonesiano degli Affari esteri.

Lunedì il Ministero degli Affari Esteri brasiliano ha sottolineato che il Paese più popoloso del Sud-Est asiatico “condivide con gli altri membri il desiderio di riforma delle istituzioni di governo globale e contribuisce positivamente alla cooperazione nel Sud del mondo.

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Jakarta ha affermato di considerare la sua appartenenza ai BRICS come “un passo strategico per migliorare la collaborazione e la cooperazione con altri paesi in via di sviluppo, sulla base del principio di uguaglianza, rispetto reciproco e sviluppo sostenibile“. La candidatura dell’Indonesia è stata approvata al vertice dei Brics nel 2023 a Johannesburg, in Sud Africa.

Faida con Trump

Creato nel 2009, questo blocco è sempre più visto come un contrappeso all’Occidente. L’anno successivo si è unito il Sud Africa, seguito più recentemente da paesi come Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti l’anno scorso. Cooperazione tra paesi «Sud globale» e la riforma delle istituzioni multilaterali rientrano tra le priorità dichiarate della presidenza brasiliana dei Brics, iniziata ufficialmente il 1° gennaio. Uno degli obiettivi, secondo il governo del presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva, è la “sviluppo dei mezzi di pagamento” per agevolare gli scambi commerciali tra i paesi membri.

Durante l’ultimo vertice dei Brics, a novembre, a Kazan, in Russia, i paesi del blocco hanno avanzato la possibilità di fare a meno del dollaro americano come valuta di riferimento per questi scambi. In questo processo, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato i paesi del gruppo “Tariffe doganali al 100%” se hanno creato “una nuova valuta BRICS” per sostituire il dollaro. Il vertice dei Brics si svolgerà quest’anno a luglio a Rio de Janeiro.

Francia

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