Tutto, o quasi, sembra da rivedere nel sistema Culture Pass. Una relazione, pubblicata martedì 17 dicembre dalla Corte dei Conti, redige a «prima fattura» per non dire il meno grave degli effetti di questa applicazione geolocalizzata. Dal 2021, permette a tutti i giovani di 18 anni di beneficiare di un credito di 300 euro per accedere ad attività o beni culturali di loro scelta e anche, apprendiamo, per sfuggire ai giochi… Che si tratti del suo costo, del suo funzionamento o della sua portata, non è successo molto dal lancio di questa nuova politica culturale voluta da Emmanuel Macron, ha sostanzialmente affermato la Corte.
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Secondo lei, il passato non raggiunge gli obiettivi prefissati di democratizzazione e diversificazione delle pratiche culturali, dispone di stanziamenti di bilancio “incontrollato” e deve rivedere il proprio modello di governance per diventare un operatore dello Stato. Con un budget annuo di 244 milioni al 2024, SAS Pass cultura (società per azioni semplificata di interesse generale) occupa ora “secondo posto tra le strutture finanziate dal Ministero della Cultura dopo la Biblioteca Nazionale di Francia”rileva la Corte.
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