I capi di Stato e di governo della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS), riuniti domenica per un vertice ordinario ad Abuja, hanno annunciato un periodo di ritiro di sei mesi per i regimi militari del Burkina Faso, del Mali e del Niger, dopo la data della loro uscita ufficiale dall’organizzazione alla fine di gennaio 2025, in modo che possano riconsiderare la loro decisione.
Secondo Omar Alieu Touray, presidente della Commissione ECOWAS, “le autorità riconoscono che, in conformità con le disposizioni dell’articolo 91 del trattato ECOWAS riveduto, i 3 paesi cesseranno ufficialmente di essere membri dell’ECOWAS a partire dal 29 gennaio 2025”.
Inoltre, l’organizzazione dell’Africa occidentale ha deciso di istituire un “periodo di transizione” che durerà fino al “29 luglio 2025”, al fine di “mantenere le porte dell’ECOWAS aperte ai tre paesi durante questo periodo”.
Sempre secondo Omar Alieu Touray, i capi di Stato dell’ECOWAS hanno concordato di rinominare i presidenti Faure Gnassingbé del Togo e Bassirou Diomaye Faye del Senegal come mediatori per un periodo di 6 mesi e che le porte dell’ECOWAS restano spalancate.
Appello all’unità
Il presidente Bola Ahmed Tinubu, il presidente nigeriano, attuale presidente anche dell’ECOWAS, ha lanciato un appello ai suoi colleghi per l’unità della regione dell’Africa occidentale.
“Insieme, continuiamo a difendere il processo di un’Africa occidentale pacifica, sicura e prospera per costruire l’ECOWAS come comunità di persone ancorate all’ideale di libertà, giustizia e democrazia”, ha dichiarato sostanzialmente Bola Ahmed Tinubu.
Appena due giorni prima del vertice di Abuja, i regimi militari di Burkina Faso, Mali e Niger – i cui rappresentanti erano assenti al vertice di domenica – hanno riaffermato la loro decisione “irreversibile” di lasciare l’ECOWAS, affermando che l’organizzazione è sfruttata dalla Francia.
L’uscita di questi tre paesi, che formano l’Alleanza degli Stati del Sahel (AES), potrebbe avere notevoli implicazioni economiche e politiche, inclusa la questione della libera circolazione delle persone e delle merci nella regione, dove i gruppi jihadisti stanno guadagnando terreno.
Nel luglio 2023, AES ed ECOWAS hanno interrotto le relazioni dopo il colpo di stato in Niger, il sesto nella regione in tre anni (due in Mali, due in Burkina e uno in Guinea).
Cedeao – MP3-Stereo
>Da allora, l’organizzazione dell’Africa occidentale ha minacciato un intervento militare e pesanti sanzioni economiche a Niamey, che sono state poi revocate.
Il generale Christopher Musa, capo di stato maggiore dell’esercito della Nigeria, ha incontrato il generale Moussa Salaou Barmou, capo di stato maggiore nigeriano, alla fine di agosto per rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza, in particolare la comunicazione tra i due eserciti e la partecipazione a una forza comune lungo il loro confine.
Un altro vertice ECOWAS è previsto per luglio 2025 per analizzare lo stato di avanzamento del ritiro definitivo dei tre paesi interessati.