Il Ministero dell’Industria, del Commercio e delle PMI ha smentito “le informazioni errate che circolano sul divieto di importazione di indumenti di seconda mano, chiamati anche “fëgg jay”, in Senegal. Queste indiscrezioni sono emerse in seguito al workshop sullo sviluppo dei campioni nazionali del settore del cotone organizzato da GIZ a Dakar il 9 dicembre 2024, come spiegato da Serigne Gueye Diop.
Il Ministero ha sottolineato che questa decisione non costituisce un divieto brutale o una misura immediata, contrariamente a quanto interpretato.
In realtà si trattauna strategia a medio e lungo termine finalizzato al sostegno e allo sviluppo del settore tessile locale. Ciò include la promozione della produzione nazionale e la creazione di posti di lavoro in questo settore strategico dell’economia senegalese.
L’attuazione di questa misura avverrà dopo la riapertura delle fabbriche tessili e l’attivazione di siti produttivi che consentano la completa valorizzazione del settore del cotone, dalla produzione alla trasformazione. L’obiettivo è incoraggiare il consumo locale e rafforzare il settore locale dell’abbigliamento.