Il programma #ForGoodConnections è avviato in collaborazione con ilOsservatorio Nazionale per i Diritti dell’Infanzia (ONDE)IL Ministero dell’Istruzione Nazionalel’Agenzia per lo sviluppo digitale (ADD)IL Direzione Generale della Sicurezza Nazionale (DGSN)e il Ctra ReSIS – Associazione per la lotta alle molestie scolastiche. La sua fase pilota è stata avviata nel 2021 nella regione di Rabat-Salé-Kénitra e nel 2022 nella regione di Tangeri-Tetouan-Al Hoceima.
Questo progetto mira in particolare a creare un sistema di gruppi di risorse nel college contro cui combattere cyberbullismo e il molestie.
Intervenendo in questa occasione, Nadia Mrabisenior manager CSR (responsabilità sociale) presso Marocco arancioneha spiegato che attraverso questo programma, la società si impegna a fare della tecnologia un vettore di progresso e di sicurezza, sostenendo che un ambiente digitale rispettoso non è solo un diritto dei giovani e dei bambini, ma anche una responsabilità collettiva.
Ella, in questo senso, ha osservato che questa piaga, che colpisce i bambini e il loro futuro, richiede una mobilitazione collettiva senza precedenti, affermando che “a Marocco arancionela nostra responsabilità sociale è agire per un mondo digitale più sicuro e inclusivo. Mettiamo così la tecnologia al servizio della tutela e dell’educazione dei bambini”.
Da parte sua, la vicepresidente dell’ONDE, Ghizlane Benjellounha indicato che “la partecipazione dell’Osservatorio a questo progetto rientra nella campagna di lotta al bullismo nelle scuole e al cyberbullismo, lanciata alla fine dello scorso ottobre da Sua Altezza Reale la Principessa Lalla Meryempresidente dell’Osservatorio nazionale per i diritti dell’infanzia, e Madame Brigitte Macron“.
La signora Benjelloun ha precisato che “l’impegno dell’ONDE contro le molestie nei confronti dei bambini nelle scuole fa parte del suo programma di prevenzione in termini di salute mentale“, aggiungendo che da quasi un anno sono state realizzate diverse azioni dell’Osservatorio, in particolare una capsula di sensibilizzazione distribuita in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione Nazionale in più di 7.000 università e scuole superiori in tutto il Regno, nonché l’attuazione dell’applicazione”iTyhad“, destinato a prevenire e combattere il bullismo nelle scuole.
Per questa parte, Amal Hassounformatore nel metodo della preoccupazione condivisa del Centro ReSIS, ha indicato che diversi corsi di formazione sono stati forniti nell’ambito del progetto pilota, sottolineando che il insegnanti sono stati formati gli studenti delle scuole medie e superiori Comunicazione nonviolenta e il Disciplina Positiva gestire al meglio il clima scolastico e rilevare situazioni di molestie.
E da notare che i workshop organizzati hanno permesso agli insegnanti e al personale di sviluppare competenze per prevenire e gestire le molestie informatiche, con metodi adattati alle molestie classiche e digitali, affermando che la creazione di un team in grado di gestire situazioni di molestie e cyberbullismo utilizzando il metodo Shared Concern, è l’obiettivo principale di questo programma.
Secondo i partner, per raggiungere questo obiettivo, nell’ambito della fase 2 del programma verrà implementato un progetto di formazione dei formatori. Queste scarpe da ginnastica, da centri regionali di formazione degli insegnanti (CRMEF)sarà a sua volta responsabile della formazione delle squadre di intervento locale all’interno degli stabilimenti.
Durante la fase 3, il programma formerà gli studenti ambasciatori a fungere da intermediari tra i loro compagni di classe e il personale educativo e contribuirà attivamente alla prevenzione e al sostegno alle vittime, promuovendo al contempo un clima di solidarietà all’interno delle scuole.
Per supportare i formatori, il Centro ReSIS, con il supporto dei partner e di Orange Maroc, ha sviluppato un Guida per i formatoriuno strumento essenziale per garantire l’efficace trasmissione delle competenze nella lotta alle molestie, garantendo al contempo che ciascuna struttura possa agire in modo autonomo.
Questo programma unico nel sistema educativo nazionale mira, entro il 2026, a formare più di 6.500 insegnanti e a raggiungere più di 2.200 università, con l’obiettivo a lungo termine di essere generalizzato su scala nazionale.