Il primo ministro Michel Barnier ha messo in guardia dalle conseguenze di un eventuale voto su una mozione di censura contro di lui mercoledì 4 dicembre all'Assemblea. Secondo lui, una di queste conseguenze è l'aumento delle tasse per 18 milioni di francesi.
Pubblicato il 04/12/2024 09:37
Aggiornato il 04/12/2024 10:34
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I deputati dovranno votare mercoledì pomeriggio 4 dicembre due mozioni di censura, ma martedì sera, su TF1 e France 2, il primo ministro Michel Barnier ha avvertito che questo voto avrà delle conseguenze. “Quasi 18 milioni di francesi vedranno aumentare le tasse, altri le pagheranno per la prima volta”ha detto. Ed è vero.
Il primo ministro si basa su un rapporto dell'Osservatorio francese della situazione economica (OFCE), un organismo privato di analisi economica collegato a Sciences Po Paris, pubblicato all'inizio di ottobre. Questo documento mette in discussione l'impatto di un possibile congelamento della tariffa dell'imposta sul reddito, ed è ciò che rischia di accadere se il bilancio 2025 non verrà adottato, perché il bilancio dell'anno 2024 potrebbe essere prorogato al 2025, grazie ad una legge speciale. Ciò significherebbe che la scala fiscale del 2024 verrebbe estesa al 2025, senza tenere conto dei nuovi dati sull’inflazione.
L'UFC conclude che, in caso di congelamento della tariffa fiscale, 17,6 milioni di famiglie francesi dovranno pagare più tasse. Inoltre, se vogliamo essere precisi, il rapporto parla di famiglie, ma in media in una famiglia ci sono due persone, quindi in realtà circa 35 milioni di francesi sarebbero colpiti da questi aumenti delle tasse.
Le classi medie sarebbero le più colpite. Le famiglie più vicine al reddito mediano rischiano di perdere dai 50 ai 100 euro nel corso dell’anno. Inoltre, 380.000 famiglie diventerebbero imponibili, cosa che non accadrebbe se il bilancio venisse adottato.
>>Leggi anche: “Se la legge finanziaria non verrà approvata, le tasse aumenteranno, come sostiene il governo?”
Tuttavia Michel Barnier è un po’ fatalista. In realtà, se mercoledì pomeriggio viene adottata una delle mozioni di censura, se cade il governo, se il bilancio di quest'anno viene rinnovato l'anno prossimo con una legge speciale, durerà solo poco. Alla fine verrà nominato un nuovo governo, verrà adottato un altro bilancio e quest’ultimo sarà nuovamente in grado di indicizzare le tasse all’inflazione.
Un'altra soluzione è possibile, già menzionata da Jean-Philippe Tanguy, deputato del Rally Nazionale. I parlamentari possono votare un emendamento per indicizzare la tassa all'inflazione e prevenire gli aumenti menzionati dal Primo Ministro.