Il Senegal non è riuscito a raggiungere gli obiettivi fissati dal partenariato di Ouagadougou in termini di pianificazione familiare. Tra i nove paesi partecipanti, Guinea e Togo hanno raggiunto e addirittura superato gli obiettivi. Questa situazione è stata discussa nel corso di una riunione a Dakar dell’Unità di Coordinamento del Partenariato di Ouagadougou (UCPO), segnata dall’inizio dell’Incontro Annuale del Partenariato di Ouagadougou (RAPO).
I paesi partecipanti, vale a dire Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Togo, si sono impegnati a rafforzare la loro strategia di accesso a servizi sanitari di qualità e pianificazione familiare per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). . L’accento è stato posto sulla condivisione di lezioni per migliorare la disponibilità e l’efficacia dei servizi di salute riproduttiva.
Secondo Marie Ba, direttrice dell’unità di coordinamento, la tredicesima edizione di questo evento ha rivelato un notevole divario tra i paesi. “La Guinea e il Togo hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, incoraggiando tutti e nove i paesi a progredire nei loro piani d’azione nazionali”, ha affermato.
Sono state sollevate questioni relative al finanziamento e all’attuazione, ma con un aumento dei fondi che, secondo Marie Ba, dovrebbero essere utilizzati in modo più efficace. Spinge per intensificare l’uso della contraccezione per chi lo desidera.
Per quanto riguarda il Senegal, Marie Ba ha evidenziato un “periodo di incertezza” legato alla transizione tra il vecchio e il nuovo piano d’azione 2024-2028. La mancanza di un monitoraggio rigoroso è stata evidenziata come un fattore di ritardo per diversi paesi, incluso il Senegal.
Marie Ba ha anche commentato il rallentamento nell’aumento dell’uso dei contraccettivi a livello regionale, rilevando un tasso di crescita incoraggiante in Burkina Faso nonostante le sfide alla sicurezza, sottolineando che altri paesi dovrebbero essere in grado di seguire questo esempio.
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