Pensieri su X e su Joe Biden che decide di graziare il figlio Hunter

Pensieri su X e su Joe Biden che decide di graziare il figlio Hunter
Pensieri su X e su Joe Biden che decide di graziare il figlio Hunter
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La sinistra si lamenta costantemente di Twitter, che ora considera un ambiente tossico.

Per questo auspica un’importante migrazione verso Bluesky, che ci permetta di riconnetterci con lo spirito apparentemente originale dei social network.

Siamo seri: la sinistra definisce tossico ogni spazio in cui non è assolutamente egemonica, dove i suoi divieti morali non vengono rispettati e dove non può censurare i trasgressori ideologici.

Perché la sinistra non è innanzitutto una categoria politica, ma una categoria morale: si proclama sinistra, poi manda a destra tutto ciò che non vuole. E la destra è una versione decaduta dell’anima umana. Del resto, gli basta dire che un’idea è di destra per sapere che è cattiva, e allora non c’è bisogno di rispondere. Se vuole imporgli un divieto morale, lo assimila all’estrema destra.

La sinistra accetta i dibattiti interni alla sinistra, nella misura in cui si basano sullo stesso dogma: ma chi esce dal dogma è accusato di avvelenare il dibattito politico.

IL spazio sicuro è consustanziale all’immaginario della sinistra, che non vede la vita pubblica come uno scontro tra prospettive contraddittorie contenenti ciascuna un elemento di verità, ma come un grande scontro tra il bene e il male, tra il futuro e il passato. Tra i buoni e i cattivi.

Ora parliamo di Hunter Biden, perché i due argomenti sono collegati.

Ricordiamo la storia del suo laptop.

Ricordiamo, come ci ha insegnato Gérald Olivier nel suo libro Copritidella cabala messa in atto da FBI, Partito Democratico e Twitter (pre-Musk) per censurare l’articolo New York Post rivelando queste informazioni che avrebbero potuto ribaltare le elezioni del 2020, suggerendo che si trattasse di notizie false provenienti da una campagna di disinformazione russa.

Ricordiamo che coloro che hanno sostenuto questa tesi si presentano oggi come i custodi dell’informazione attendibile, i nemici della disinformazione e gli intransigenti difensori della democrazia.

E ora apprendiamo che Joe Biden ha deciso di perdonare suo figlio per tutte le sue colpe, anche quelle che ancora non conosciamo o che non sono state ancora identificate dallo Stato federale americano.

Dobbiamo intendere che lo sta quindi graziando per le false notizie di cui è stato vittima e che sono state inscenate dalla Russia di Vladimir Putin?

Non capiamo più niente.

Oppure cominciamo a capire che siamo davvero presi per degli idioti.

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