L’ONU descrive la situazione a Gaza come “terribile e apocalittica” – Telquel.ma

L’ONU descrive la situazione a Gaza come “terribile e apocalittica” – Telquel.ma
L’ONU descrive la situazione a Gaza come “terribile e apocalittica” – Telquel.ma
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OAprendo al Cairo una conferenza volta ad accelerare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, nel suo discorso, letto dalla sua vice Amina Mohammed, ha esortato la comunità internazionale a “gettare le basi per una pace duratura a Gaza e in tutto il Medio Oriente”.

Secondo il Ministero della Sanità del governo di Hamas a Gaza, più di 44.000 persone sono state uccise in quasi 14 mesi di guerra tra Israele e il gruppo islamico palestinese, cifre ritenute attendibili dalle Nazioni Unite.

Guterres ha sottolineato il bilancio devastante del conflitto e l’urgente necessità di un’azione internazionale. “La malnutrizione è endemica… La carestia è imminente. Intanto il sistema sanitario è al collasso»ha osservato

Ha aggiunto che Gaza ora conta “il più alto numero di bambini amputati pro capite nel mondo, con molti che perdono arti e vengono sottoposti a interventi chirurgici senza nemmeno anestesia”.

Il capo delle Nazioni Unite ha anche criticato le severe restrizioni sulla consegna degli aiuti, definendole ai livelli attuali “ampiamente insufficiente”.

Secondo un conteggio dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), solo 65 camion di aiuti al giorno sono riusciti ad entrare nel territorio palestinese assediato il mese scorso, rispetto a una media prebellica di 500.

Le organizzazioni umanitarie internazionali hanno ripetutamente lanciato l’allarme sul disastro umanitario in corso a Gaza, avvertendo che la popolazione, circa 2,4 milioni di abitanti, è sull’orlo della carestia.

Secondo loro, le consegne di aiuti che raggiungono il territorio sono ora al livello più basso dall’attacco mortale lanciato da Hamas il 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, che ha scatenato l’attuale guerra.

Israele, che ha imposto un assedio totale al territorio controllato da Hamas, dal canto suo accusa l’incapacità delle organizzazioni umanitarie di gestire e distribuire grandi quantità di aiuti.

Il blocco degli aiuti a Gaza “non è una crisi logistica” ma piuttosto “una crisi di volontà politica e di rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario”, Guterres ha replicato lunedì.

L’UNRWA ha affermato che tutti i suoi tentativi di fornire aiuti al nord di Gaza sono stati vani “rifiutato” O “impedito” tra il 6 ottobre 2024 e il 25 novembre, in mezzo a pesanti combattimenti.

Guterres ha descritto l’UNRWA come “ancora di salvezza insostituibile per milioni di palestinesi”avvertendo che se lo fosse “costretti a chiudere, la responsabilità di sostituire i suoi servizi essenziali – e di soddisfare i bisogni primari dei palestinesi a Gaza – ricadrà su Israele in quanto potenza occupante”.

“Non alle Nazioni Unite (…) Ma a Israele, e solo a Israele”, ha insistito, mentre in ottobre il Paese ha deciso di vietare all’UNRWA di operare sul suo territorio.

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