Gabriel Nadeau-Dubois non ha alcuna utilità per le pubblicazioni di un’associazione studentesca sull’argomento nomina di Pauline Marois alla cancelleria dell’UQAM. Invece, accusa il suo rivale del PQ Paul St-Pierre Plamondon di essere “ossessionato” dal Wokismo.
L’Associazione degli Studenti della Facoltà di Scienze Umane dell’UQAM denuncia l’elezione dell’ex Primo Ministro del Parti Québécois alla carica di Cancelliere, dovuta in particolare alle “politiche xenofobe” del suo governo, che aveva dato vita alla famosa Carta del Quebec valori. “Chiediamo il suo licenziamento”, sottolinea l’associazione in una pubblicazione sui social network. L’AFESH si ribella continuamente contro i rappresentanti della xenofobia e del razzismo.
A coloro che negano l’esistenza del Wokismo, Paul St-Pierre Plamondon giovedì ha citato questo esempio come prova che il movimento sta facendo progressi in Quebec. “Guardate il contenuto dei commenti e proviamo a concludere che non esiste alcuna deriva ideologica nella nostra società e che tutto questo è un argomento inventato!”, ha fatto scivolare il leader del PQ all’Assemblea nazionale.
La solidarietà di Gabriel Nadeau-Dubois e dell’ex leader delle Piazze Rosse non ha nulla a che fare con le rimostranze dell’AFESH.
“Lo confesso, mi interessa poco. Le pubblicazioni di un’associazione studentesca dell’UQAM non mi interessano molto. Quindi, se mi chiedete se penso che Pauline Marois sia xenofoba, la risposta è no», ha detto giovedì, nel suo ultimo giorno come leader parlamentare di Québec solidaire prima di partire per tre mesi per il congedo parentale.
GND ritiene che i parlamentari abbiano altri pesci da friggere. Non capisce perché la sua controparte PQ persista nell’attaccare il Wokismo a tutti i costi. “Si sta trasformando in un’ossessione”, si è lamentato. Parla (agli) interessi del signor Plamondon.
La priorità del leader parlamentare unito, in quanto legislatore, è trovare soluzioni affinché i quebecchesi “vivano meglio”. “C’è un bambino su cinque che soffre la fame nelle nostre scuole. Gli elenchi degli interventi chirurgici continuano ad aumentare. Stiamo privatizzando il nostro sistema sanitario. C’è una crisi immobiliare e passiamo il nostro tempo qui a parlarne. Mi lascia a bocca aperta.
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