Le sue dichiarazioni sul Marocco in questione?

Le sue dichiarazioni sul Marocco in questione?
Le sue dichiarazioni sul Marocco in questione?
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L’arresto dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal all’aeroporto di Algeri, confermato da fonti ufficiali, solleva interrogativi. Si tratta di un regolamento di conti? È a causa delle sue dichiarazioni filo-marocchine?

Attualmente detenuto in Algeria da una settimana. Il suo avvocato in Francia ha detto a BFM TV: “Sono stato nominato dal suo editore. Mi è stato detto che sarebbe stato emesso un mandato di cattura e che sarebbe stato in custodia. Non vedo come si sarebbe potuto firmare questo mandato di rinvio a giudizio in assenza dell’avvocato, mi dicono di una convocazione in Procura. »

L’agenzia di stampa algerina (APS) ha accusato Sansal di aver messo in discussione “l’esistenza, l’indipendenza, la storia, la sovranità e i confini dell’Algeria”, di aver “negato l’esistenza stessa della Nazione algerina” e di avere “legami con partiti ostili all’Algeria”. Algeria”.

Secondo il sito algerino “Algérie 360”, “è improbabile che le dichiarazioni di Boualem Sansal nelle sue recenti interviste o le sue posizioni sulla questione dell’unità nazionale possano essere considerate una semplice espressione di libertà di opinione. » La stessa fonte precisa che “Gli articoli del codice penale algerino relativi agli attentati alla sicurezza dello Stato e all’unità nazionale sembrano particolarmente adatti a questo caso” e mette in guardia sulla gravità delle accuse mosse contro lo scrittore.

Boualem Sansal è attualmente detenuto in Algeria da una settimana. Il suo avvocato in Francia ha detto a BFM TV: “Sono stato nominato dal suo editore. Mi è stato detto che sarebbe stato emesso un mandato di cattura e che sarebbe stato in custodia. Non vedo come si sarebbe potuto firmare questo mandato di rinvio a giudizio in assenza dell’avvocato, mi dicono di una convocazione in Procura. »

Secondo i media governativi algerini, l’arresto è avvenuto all’arrivo all’aeroporto di Algeri, senza alcuna spiegazione preventiva.

Il 16 novembre Boualem Sansal è stato arrestato dalle autorità algerine dopo una settimana senza notizie. La sua detenzione, confermata venerdì, ha suscitato indignazione e tristezza nel mondo letterario e nella classe politica francese.

Vincitore del Grand Prix de la francophonie dell’Académie française nel 2013 e del Grand Prix du roman dell’Académie française nel 2015, Boualem Sansal è stato arrestato per le sue critiche al regime algerino.

Le sue dichiarazioni, lungi dall’essere anti-marocchine, potrebbero aver avuto un ruolo nel suo arresto in Algeria? Lo scrittore aveva infatti espresso pareri inquietanti: “Il Marocco, dovete saperlo, è il Paese più antico del mondo. Il Marocco esiste da 12 secoli, la Francia esiste da 1000 anni. Esisteva nella sua forma attuale con un sultano. È un antico Stato sempre molto potente, che colonizzò tutto il Nord Africa, quasi fino all’Egitto, che colonizzò la Spagna. È un impero molto potente che si estendeva fino al Senegal. »

Ha menzionato anche la storia dei due paesi: “Quando la Francia colonizzò l’Algeria, tutta la parte occidentale dell’Algeria faceva parte del Marocco: Tlemcen, Orano e anche fino a Mascara”, ha ricordato. Secondo lui, durante la colonizzazione dell’Algeria, “la Francia si è affermata come protettorato in Marocco e ha quindi deciso, arbitrariamente, di annettere tutto il Marocco orientale all’Algeria, tracciando una frontiera. » Dichiarazioni sufficienti a portare al suo arresto, secondo i media francesi, che riportano accuse di “attentato all’integrità nazionale”.

Le Edizioni Gallimard hanno chiesto il “rilascio” immediato di Boualem Sansal, dopo il suo arresto da parte dei servizi di sicurezza algerini. L’editore ha espresso la sua preoccupazione in un comunicato, chiedendo il suo rilascio.

Da parte sua, l’Accademia di Francia ha espresso la speranza di vedere Boualem Sansal “liberato senza indugio”. L’istituzione ha reagito in seguito ad una rubrica pubblicata domenica da una trentina di scrittori vincitori del Grand Prix du roman in Le Figaroinvocando la “tutela fisica” e il “rispetto dei diritti fondamentali” di chi scrive.

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