(Montreal) Un ultimo tentativo di raggiungere un accordo consensuale su un accordo sta prendendo forma nel porto di Montreal, poiché l’unione di 1.200 scaricatori di porto e l’Associazione dei datori di lavoro marittimi hanno deciso di intraprendere una mediazione consensuale.
Pubblicato alle 9:46
Lia Levesque
La stampa canadese
Tuttavia, il ministro federale del Lavoro, Steven MacKinnon, aveva chiesto l’imposizione di un arbitrato vincolante il 12 novembre per porre fine alla controversia di lavoro.
Questo conflitto consisteva in una serrata decretata dal datore di lavoro, in uno sciopero parziale di 320 scaricatori di porto che ha colpito due terminal della società Termont e nel rifiuto degli scaricatori di effettuare gli straordinari.
Il 14 novembre, il Consiglio canadese per le relazioni industriali (CIRB) ha stabilito di non avere il potere di rifiutarsi di attuare le istruzioni del ministro. Questo potere spetta invece al Tribunale federale. Ha quindi disposto la ripresa delle attività del porto, come disposto dal ministro.
Allo stesso modo, aveva prorogato la durata del contratto collettivo scaduto il 31 dicembre 2023.
Da allora, i lavori sono ripresi davvero nel porto di Montreal, il più grande porto del Canada orientale.
Una richiesta del sindacato
Ma la decisione del CIRB ha anche rivelato che, durante l’udienza del 14 novembre, nel tentativo finale di raggiungere un accordo piuttosto che imporsi un contratto collettivo, il sindacato aveva poi chiesto che si tenesse un periodo di mediazione tra le parti.
“Il sindacato ha chiesto in alternativa che sia concesso un periodo di mediazione prima che si tenga l’arbitrato vincolante per aiutare le parti a risolvere in modo consensuale, in tutto o in parte, le disposizioni del contratto collettivo”, ha riferito il CCRI.
E il CCRI ha accolto la richiesta dell’Unione Canadese dei Dipendenti Pubblici (CUPE), affiliata al FTQ. “Il Consiglio ritiene di poter accogliere questa richiesta nel rispetto della direttiva ministeriale. »
Le parti avvieranno pertanto una mediazione consensuale per un periodo di 90 giorni, durante i quali si asterranno da dichiarazioni pubbliche, per non pregiudicare questo procedimento di ultima istanza.
Le parti hanno convenuto di nominare Gilles Charland, uomo con esperienza pluridecennale nel mondo del lavoro.