Il Cac 40 ricomincia a scendere, Airbus crolla di oltre il 9%

Il Cac 40 ricomincia a scendere, Airbus crolla di oltre il 9%
Il Cac 40 ricomincia a scendere, Airbus crolla di oltre il 9%
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Martedì la Borsa di Parigi è tornata in rosso. Gli investitori hanno dovuto digerire le cattive notizie provenienti da uno dei fiori all’occhiello dell’industria europea: Airbus. Il costruttore di aerei, crollato di oltre il 9% sul Cac 40, ha rivisto al ribasso il suo obiettivo di consegne di aerei per quest’anno, ridotto da«ambiente 800» ha «ambiente 770» sapendo che riceve la maggior parte dei pagamenti alla consegna. Questo avvertimento è quindi dannoso per il suo fatturato, la sua redditività e il suo flusso di cassa. Il gruppo continua ad affrontare problemi di approvvigionamento, sia per quanto riguarda i motori che le attrezzature della cabina, ad esempio.

Diversi broker hanno abbassato il loro obiettivo di prezzo, ma solo Deutsche Bank ha declassato la sua raccomandazione da “acquista” a “mantieni”. L’analista Christophe Menard ha ridotto drasticamente le sue stime sull’Ebit (utile operativo) e flusso di cassa liberodal 13 al 20% per il periodo 2024-2026. “La situazione ricorda il 2022, ma è ulteriormente aggravata dai sistemi spaziali. La polvere deve depositarsi prima che possiamo tornare positivi. Le consegne di giugno sono apparentemente lente e non vi è alcuna garanzia in questa fase che il nuovo obiettivo di consegna sarà facile da raggiungere entro la fine dell’anno”, ha scritto in una nota.

L’avvertimento di Airbus ha portato nella sua scia i produttori di motori aeronautici Safran (-3,3%) e Rolls-Royce (-1,5%). Il Cac 40 ha chiuso in ribasso dello 0,58% a 7.662,3 punti.

L’inflazione canadese riaccelera

Al vertice dell’indice di Parigi, Eurofins Scientific ha rimbalzato del 4% dopo il ribasso del 16% di ieri. Il leader mondiale della bioanalisi ha negato le accuse di appropriazione indebita finanziaria mosse contro di lei dall’hedge fund Muddy Waters.

A New York, la stella dei mercati e dell’intelligenza artificiale Nvidia ha recuperato del 3% dopo essere caduta nelle ultime tre sedute. Il suo rimbalzo consente agli indici Nasdaq Composite e S&P 500 di seguire la stessa traiettoria, mentre il Dow Jones mostra un leggero calo. Se Nvidia (la cui ascesa spiega il 40% dell’aumento del 14% registrato quest’anno dall’indice americano) non pesasse così pesantemente, l’indice S&P 500 sarebbe in ribasso. Gli strateghi delle principali banche di investimento sono sempre più preoccupati che la decorrelazione tra le società di intelligenza artificiale e il resto del mercato possa indicare la formazione di una bolla.

L’agenda macroeconomica oggi rimane spoglia. A parte l’indice della fiducia dei consumatori americani del Conference Board, quasi al livello di consenso a 100,4 punti in giugno, gli investitori hanno appreso che l’inflazione in Canada è stata superiore alle aspettative il mese scorso (2,9% su un anno, rispetto al 2,7% di aprile e al 2,6% per consenso), meno di tre settimane dopo che la banca centrale del paese è diventata la prima nel G7 ad allentare la propria politica nel ciclo attuale. Questa riaccelerazione, sia dell’inflazione complessiva che di quella sottostante, dovrebbe dissuadere l’istituzione dal ripetere l’operazione il prossimo mese.

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