Casse automatiche: la macchinetta ti rende disonesto?

Casse automatiche: la macchinetta ti rende disonesto?
Casse automatiche: la macchinetta ti rende disonesto?
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Editoriale sulle casse automatiche

La macchina ti rende disonesto?

L’automazione delle casse è accompagnata da frodi che sembrano inevitabili. Ma i distributori sembrano trovare quello che stanno cercando.

Editoriale Pubblicato oggi alle 6:35

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Poter fare i propri acquisti e scansionarli sotto lo sguardo più distante di un cassiere per più posizioni: impostando questo sistema, dovevamo aspettarci che ci fossero degli abusi. I grandi distributori volevano risparmiare tempo e denaro automatizzando il processo di pagamento; non possono avere tutto.

Non dovendo passare davanti a un dipendente, i meno onesti tra noi si sentono come se mettessero le ali per sfida o addirittura per sedicenti principi, come sottolinea il nostro articolo, anche se in ogni caso resta un furto un furto. In ogni caso, questo ci ricorda che la macchina non può risolvere tutto perché l’uomo resta tale. Non si lascerà dominare dalla macchina e non le obbedirà.

Per contrastare questo fenomeno, i paesi hanno dovuto mettere in atto mezzi più o meno sofisticati per controllare sempre più la scansione. Al punto da diventare un lavoro ingrato, soprattutto quando si tratta di un sistema di pesatura degli articoli. Possiamo allora chiederci che senso abbia inventare tanti strumenti per ingannare il consumatore. Sorge la questione di tornare indietro ed eliminare semplicemente queste casse automatiche.

In Svizzera, nonostante i furti, i distributori non hanno adottato nessuna di queste misure poiché esistono solo controlli casuali. Da un lato, comprendiamo che beneficiano ancora di questa automazione. Segno che i benefici forniti dalla macchina restano ben superiori al costo dei voli.

D’altro canto, questo significa anche che certi luoghi comuni sono duri a morire, poiché gli svizzeri rimangono molto onesti e affidabili quando gli lasciamo la responsabilità di dare una mancia ai suoi articoli senza troppa supervisione. Per vedere se questa eccezione svizzera continuerà.

Julien Culet è giornalista nella sezione Svizzera dal 2018. Corrispondente a Ginevra per “Le Matin Dimanche”, si occupa in particolare dell’attualità cantonale. In precedenza ha lavorato per 5 anni nella redazione di “20 Minuti”.Maggiori informazioni @JulienClt

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