Lo sforzo richiesto ai dipartimenti “potrebbe diminuire”, a condizione che “si trovino ulteriori riduzioni di spesa”, ha detto venerdì Maud Bregeon, portavoce del governo.
Pubblicato il 15/11/2024 09:09
Aggiornato il 15/11/2024 10:31
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“Siamo pronti per miglioramenti” sullo sforzo richiesto alle comunità nel bilancio 2025, annuncia Maud Bregeon, portavoce del governo invitata a franceinfo venerdì 15 novembre, mentre i dipartimenti di destra e di centro minacciano di non pagare più le RSA dal 1° gennaio. “Siamo pronti ad apportare modifiche al budget 2025” versare “distribuire gli sforzi magari diversamente”, precisa il portavoce. Il governo prevede uno sforzo di 5 miliardi di euro per le comunità, di cui quasi la metà (2,2 miliardi) per i dipartimenti.
“La porta è aperta”continua Maud Bregeon, nel quadro del dibattito in corso al Senato sulla parte entrate del bilancio 2025. “Non si tratta di lasciare che i dipartimenti non riescano a completare l’anno”assicura. Anche il governo apre la strada alla riflessione “nel medio e lungo termine sulla struttura finanziaria ed economica dei dipartimenti” che si trovano a fronteggiare un aumento della spesa sociale (RSA, assistenza sociale all'infanzia, assistenza agli anziani non autosufficienti e alle persone con disabilità) pur ricevendo minori entrate fiscali.
Per quanto riguarda lo sforzo complessivo di 5 miliardi di euro richiesto alle comunità, il governo lo stima “Potrebbe diminuire a una condizione: bisognerà trovare ulteriori riduzioni di spesa”sottolinea il portavoce. “Il nostro desiderio non è quello di abbattere gli enti locali. Il primo ministro ha sempre detto 'non faremo né senza di loro né contro di loro'”insiste Maud Bregeon.
Il governo, invece, non è favorevole all'aumento dell'Iva al 22% proposto dal senatore Hervé Marsiglia. “Non sono sicuro che l’aumento dell’Iva sia il modo più giusto ed equo per trovare entrate fiscali”reagisce Maud Bregeon. Oggi l’Iva rappresenta la principale risorsa fiscale dei dipartimenti. Anche Michel Barnier è atteso venerdì alle 11.30 ad Angers presso le Assises des Départements de France per “trovare un modus operandi e un punto di approdo”.